“L’assessorato all’Agricoltura riveda le graduatorie della sottomisura 4.1 del Programma di sviluppo rurale, che ha stanziato e messo a bando 100 milioni di euro”. Lo dice il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri, che ha presentato una mozione per chiedere al Governo regionale di rivedere le graduatorie pubblicate la scorsa estate, sulle quali si è registrata una pioggia di ricorsi al Tar che hanno indotto i giudici amministrativi ad accogliere le richieste di sospensiva avanzate dai ricorrenti e rinviare la decisione nel merito ai primi mesi del 2019. La mozione, peraltro, impegna il Governo regionale ad istituire una commissione unica, a livello centrale, che si occupi del riesame delle pratiche ammissibili al finanziamento e della verifica della regolarità tecnica dei punteggi assegnati, in maniera da utilizzare lo stesso metro per tutti i partecipanti. Domani in commissione Attività produttiva dell’Ars è stata convocata un’audizione con l’assessore regionale all’Agricoltura Eddy Bandiera e, fra gli altri, il dirigente generale dipartimento regionale all’Agricoltura Carmelo Frittitta.
“Le vicende accadute che riguardano la sottomisura 4.1 del PSR hanno una connotazione davvero surreale. A nulla sono valsi i moniti di tecnici, politici e associazioni di categoria, che avevano ipotizzato quasi 2 anni fa, che si sarebbe arrivati a una situazione caotica – dice Sunseri –. Continuando ad assecondare l’operato della precedente amministrazione si rischia di inficiare i benefici per il comparto agricolo siciliano, che avrebbe dovuto essere rilanciato anche con i 420 milioni previsti dalla programmazione europea”. “Già nella scorsa legislatura – ricorda Sunseri – il M5S aveva presentato alcune interrogazioni parlamentari proprio su questo argomento e sollevato alcune criticità sul bando, condivise fra l’altro dall’allora deputato regionale Nello Musumeci, che ne aveva chiesto persino la revoca”. “Domani in audizione solleveremo queste criticità. Musumeci e Bandiera – conclude Sunseri – oltre a trovare una soluzione a quanto avvenuto, si attivino fin da ora a stilare il nuovo bando per i primi di dicembre, con un tetto massimo congruo alla realtà agricola siciliana, snello, dematerializzato e con tempi certi. I nostri imprenditori agricoli, già schiacciati dalla concorrenza e dalla crisi, non possono rischiare di perdere altro tempo ed altre risorse. Continuare a perdere tempo significa perdere competitività”.
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