“Plauso incondizionato per la Procura di Messina e per gli investigatori per la brillante operazione che oggi ha portato agli arresti di otto persone, nell’ambito dell’inchiesta ‘Beta2’, con l’accusa di associazione mafiosa, traffico di influenze illecite, estorsione e turbata libertà degli incanti”.
Lo esprime il deputato messinese del M5S all’Ars e componente della commissione Antimafia di palazzo dei Normanni, Antonio De Luca.
“Messina – dice il deputato – si conferma al centro degli interessi mafiosi, non solo delle vicine città di Catania e Palermo, ma anche della Calabria, e questo, purtroppo, non ci meraviglia. Ci fa riflettere parecchio invece l’interesse dei clan per un pugno di abitazioni che avrebbe portato, secondo l’accusa, alla turbativa d’asta da parte di un dipendente dell’ufficio urbanistica del comune di Messina per alterare la gara d’acquisto di alloggi da assegnare ad abitanti delle novantacinque baracche di Fondo Fucile”.
“Se – prosegue il deputato – i clan si muovono per un numero così limitato di alloggi, allora cosa succederà per quella che il sindaco ha battezzato come la più grossa opera di risanamento della storia di Messina nel settore abitativo? Il Comune rifletta e, soprattutto, tenga gli occhi bene aperti”.