Conferenza stampa convocata dal M5S Ars, prima della seduta d’aula del 4 ottobre.
“Uno dei disegni di legge più inutile discussi da questa assemblea, ma parecchi deputati hanno paura? Perché? Ce lo spieghino”.
È la denuncia dei deputati del M5S all’Ars che stamattina hanno tenuto una conferenza stampa per sollevare “l’assurdo balletto” intorno al ddl in discussione all’Ars, che prevede la dichiarazione di appartenenza, o meno, dei deputati alla massoneria” e per annunciare la loro ennesima battaglia in nome della trasparenza.
“Questo ddl – ha detto la capogruppo 5 stelle Valentina Zafarana – è bloccato dal silenzio, sembra che non si possa pronunciare la parola Massoneria, tanto che per stoppare il ddl c’è che sta tirando fuori anche pregiudiziali di incostituzionalità. Noi andremo nella direzione della trasparenza. Come diceva Paolo Borsellino ‘Bisogna non solo essere onesti ma anche apparire onesti’. Non conosco in maniera approfondita cosa sono le logge massoniche ma c’è un aspetto iniziatico e possibilità di partecipare a riti esoterici e credo che questo sia quanto più distante dalla laicità dello Stato”.
Per il deputato Antonio De Luca, componente della commissione antimafia, “si è toccato un nervo scoperto”.
“Il nervosismo – ha detto – ieri era palpabile in aula. Parlare di principi di uguaglianza formale e sostanziale nei confronti di chi fa parte di una loggia massonica mi pare surreale. Le pregiudiziali di incostituzionalità, sollevata ieri in aula riportano alcuni orientamenti che fanno riferimento a casi che nulla hanno a che fare con il contenuto di questo ddl. Ddl che è del tutto inutile, visto che non risolve i problemi della Sicilia, ma dà un segnale importante e l’Ars riconosce l’esistenza di un problema che a volte si inserisce nei meccanismi corruttori” . “Hanno provato – ha continuato De Luca – ad affossare il disegno di legge in tutti i modi, e senza di noi, ci tengo a sottolinearlo, ci sarebbero riusciti”.
Sull’inutilità della legge ha messo l’accento anche Giancarlo Cancelleri.
“I problemi della Sicilia – ha detto- sono altri. Il vero tema è che l’Ars si è ridotta a parlare di queste cose, che dovrebbero essere scontate, e non si affrontano i problemi veri: dai rifiuti al lavoro. Qui il tema vero è che di fronte a un tema come questo si fanno dibattiti di ore. È paradossale: un assessorato dà il patrocinio a iniziative massoniche e poi ci si vergogna di dichiarare di essere massoni. Ieri ho visto in aula delle scene assurde e un palpabile imbarazzo, qualcuno forse difendeva la segretezza di queste associazioni”.
Anche la deputata Roberta Schillaci, componente della commissione antimafia, a margine della conferenza stampa, si è espressa sul tema.
“Chiedete ai siciliani in giro per strada – ha detto – se sono favorevoli al ddl, perché credo che vogliano sapere chi sono i rappresentanti dei cittadini in Parlamento, a chi rispondono, se al bene comune o alle logge massoniche, i cui interessi spesso configgono con il bene comune dei cittadini”.
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