Un report di Cittadinanza attiva piazza la Sicilia in vetta alla graduatoria dove la tassa sui rifiuti costa di più dopo la Campania. I 5stelle: “Dovremmo avere strade tipo la Svizzera e invece alcuni posti sono ridotti a discariche”.
“Siamo la terra dei paradossi, In Sicilia il costo dei rifiuti è il più alto d’Italia dopo la Campania, ma il servizio è tra i peggiori di tutto il Paese e il governo continua a non sapere che pesci prendere”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars commentando i dati dell’ultimo rapporto di Cittadinanza attiva che fotografa il costo della tassa sui rifiuti nelle regioni e nelle città italiane. Secondo i dati del rapporto, la Sicilia, dopo la Campania, è in testa alla classifica delle regioni con la tassa più esosa (costo medio a famiglia di 399 euro a famiglia), mentre è Trapani, tra le città italiana (571 euro all’anno), dove la tassa sui rifiuti pesa più che altrove sui bilanci familiari.
“Ogni tanto la Sicilia primeggia in qualcosa – afferma la capogruppo Valentina Zafarana – – peccato che questo qualcosa spesso sia negativo, come in questo caso. Per quello che paghiamo la tassa sui rifiuti – dice – dovremmo avere strade come la Svizzera e invece certi angoli cittadini sembrano succursali di discariche. E in tutto questo il governo sembra avere perso la bussola, sempre che l’abbia mai avuta”.
“È inammissibile – afferma il deputato Giampiero Trizzino – che a Trapani si debba pagare quasi 4 volte di quanto si paga a Belluno. Eppure fino a quando non ci sarà una strategia regionale, i sindaci non avranno alcuna possibilità di programmare la gestione dei rifiuti prodotta dai loro Comuni. Dopo un anno dal suo insediamento, Musumeci non ha dato alla Sicilia né una Legge di riforma, né un Piano generale. Senza questi due strumenti non abbiamo alcuna speranza di fare passi in avanti”.