Migliaia di euro a chi abbandona l’agricoltura e cede i terreni al fotovoltaico. È l’offerta di alcuni privati che cercano di approfittare della scarsa redditività dei terreni agricoli per fare incetta di spazi su cui impiantare pannelli fotovoltaici.
“Dobbiamo evitarlo a tutti i costi, sarebbe la devastazione per l’ambiente. Ci opporremo in tutti i modi”, afferma il deputato M5S all’Ars Luigi Sunseri, che, assieme al gruppo parlamentare di palazzo dei Normanni, sta pensando a strumenti normativi per mettere un freno all’operazione che ha già devastato in diversi punti il paesaggio rurale dell’isola.
“Prepareremo – dice – un emendamento ad hoc al nostro ddl sul consumo del suolo. Pensiamo inoltre ad una mozione che impegni il governo ad opporsi a questa devastazione”.
“Se un fenomeno del genere prendesse piede – continua il deputato – andremmo incontro alla devastazione del paesaggio rurale siciliano: convertire i terreni agrari che oggi producono cibo in mega-impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile, alla faccia della sostenibilità, è semplicemente folle. Vista la crisi del settore agricolo, i privati rischiano di avere gioco facile: difficilmente, infatti, gli agricoltori, che oggi sbarcano a malapena il lunario a causa dei prezzi da miseria dei prodotti agricoli e che hanno mezza intenzione di chiudere baracca, potrebbero dire no alla cessione del diritto di superficie per importi da 2.000 a 3.000 euro per ettaro all’anno”.
“Quella che deve essere incentivata – conclude Sunseri – è l’agricoltura e la politica deve assolutamente capirlo e muoversi di conseguenza”.