In Sicilia l’educazione civica ‘passa’ dal Parlamento regionale. Ne è certa la deputata regionale del M5S Elena Pagana che ha elaborato il progetto sperimentale #Giovanistituzioni, rivolto agli alunni delle primarie e agli studenti delle quinte classi delle superiori, di educazione alla cittadinanza, con l’obiettivo di formare i cittadini di domani. Il progetto prevede un percorso didattico con incontri nelle scuole sul funzionamento delle istituzioni, ‘pillole’ di diritto costituzionale e regionale fino alla simulazione dell’iter per l’approvazione di una legge: dalla redazione di un ddl al voto in aula.
E così già domani una quarantina di piccoli alunni delle quinte elementari del Plesso Borgo a Troina (En) dalle 10 vestiranno i panni del legislatore a Palazzo dei Normanni e da ‘deputati regionali per un giorno’, suddivisi in quattro commissioni esamineranno i disegni di legge che hanno elaborato, in sala Pio La Torre prima – simulando i lavori delle commissione parlamentari -e, dopo aver esitato i testi definitivi li voteranno a Sala d’Ercole per l’approvazione definitiva. Pagana, nei giorni scorsi, ha incontrato gli alunni di Troina durante una ‘lezione di educazione alla cittadinanza’ nella scuola dell’Ennese, che per l’anno scolastico 2018-2019 ha attivato un progetto didattico, finanziato con fondi del PON-Glocal e rispondendo alle loro domande ha spiegato agli alunni come nasce una legge. “Domani all’Ars si passerà dalla teoria alla pratica” dice Pagana, che ha 27 anni ed è la più giovane parlamentare del M5S eletta all’Ars alle scorse regionali.
“Ho ideato questo progetto, che prevede percorsi differenziati in base alle fasce diverse d’età – racconta la parlamentare – per promuovere un percorso di cittadinanza attiva per i più piccoli e per i ragazzi delle superiori che votano per la prima volta”. “E’ solo attraverso lo studio, una maggiore consapevolezza dell’importanza e del ruolo delle Istituzioni democratiche nel nostro Paese e del voto libero – aggiunge – che si può contribuire alla formazione di una coscienza civica nelle giovani generazioni e a una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica del Paese e questo progetto va in questa direzione”. “Vorrei – conclude – che questo progetto diventi patrimonio dell’Ars e per questo lo proporrò al presidente dell’Assemblea regionale”.