“Il governo nazionale – spiegano – ha dato seguito a quanto effettivamente annunciato dal Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio davanti ai cancelli della Blutec le scorse settimane, avendo peraltro già dato l’avvio all’esame congiunto per la cassa integrazione e firmato il 7 gennaio scorso in sede di Ministero del Lavoro l’accordo per il rinnovo della cassa integrazione, ora al vaglio degli ispettori e dei tecnici del Ministero che, come da procedura e da tempistiche, in questi casi stanno procedendo con le relative verifiche, essendo risorse pubbliche che vengono erogate sotto vincoli ben determinati”.
“Morale – sottolineano i portavoce M5S – la parte politica del MISE e del Ministero del lavoro ha avviato l’iter per la cassa integrazione firmando l’accordo in sede ministeriale. Una procedura che prevede una serie di passaggi tecnici e il coinvolgimento anche di organismi giudiziari, con tempistiche ben definite che i sindacati conoscono benissimo. Ci sorprende pertanto l’accanimento con il quale taluni rappresentanti sindacali, unitamente ad alcuni esponenti di partito, si siano scagliati contro l’unico Governo che ha dato una risposta immediata alle macerie lasciate dalla politica e da un’azienda che di fatto non sta producendo nulla. La sponsorizzazione del Carnevale di Termini Imerese da parte di Blutec, dimostra in ogni caso il fatto che esistono rapporti tra l’amministrazione comunale termitana e l’azienda. Pertanto, sollecitiamo il Comune di Termini Imerese a voler rispondere in tempi celeri alla richiesta ufficiale di accesso agli atti per capire secondo quali dinamiche e criteri sia avvenuta tale sponsorizzazione. Il fatto che un’azienda non paghi i lavoratori e non corrisponda quanto pattuito con Invitalia per il prosieguo della cassa integrazione, ma sponsorizza un Carnevale, è ovviamente un aspetto che incuriosisce noi e probabilmente potrà interessare anche agli organi giudiziari. Stigmatizziamo assolutamente però il comportamento irresponsabile di chi fa leva sullo scoramento dei lavoratori che non ricevono le spettanze, per soffiare sospetto e rabbia contro l’unica parte politica che sta provando a risolvere una questione che va colpevolmente e innegabilmente avanti da troppi anni” – concludono.