“I cittadini di Gela rischiano di essere penalizzati dalla bellezza e dalla storia della città. La motivazione? La presenza di reperti di interesse archeologico nel corso degli scavi di rifacimento della rete idrica cittadina. Serve un tavolo tecnico con il Dipartimento Energia della Regione Siciliana, Caltaqua e l’assessorato ai beni culturali. I cittadini di Gela non possono scegliere tra la bellezza l’utilità di un bene primario, ma devono essere messi nelle condizioni di poter conciliare ambedue le opzioni nel migliore dei modi”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola che nelle scorse ore ha convocato una audizione di commissione V in cui si è discusso del rifacimento della rete idrica gelese che sta subendo però dei rallentamenti per via dei ritrovamenti archeologici nel sottosuolo durante gli scavi per il posizionamento delle nuove condutture.
“Ho fortemente voluto la convocazione di una commissione straordinaria all’Ars – spiega Di Paola – in cui si è discussa della situazione paradossale che vivono i cittadini di Gela costretti quasi a scegliere tra una rete idrica moderna e la riscoperta della sua gloriosa storia. Dalla commissione è emerso che lo stato di avanzamento dell’opera è ancora al palo, dato che ade essere realizzata è al momento soltanto un terzo della nuova rete idrica e che l’opera deve essere conclusa entro settembre 2019 pena perdita del finanziamento. Dall’altro lato ci sono tutti i reperti che sono venuti alla luce grazie agli scavi della rete idrica che meritano di essere valorizzati e no ricoperti. Le soluzioni proposte dall’Assessore Tusa non possono bastare. Convegni e mostre, non possono essere la soluzione di quanto sta accadendo. La Regione metta le risorse necessarie, ma occorre che le parti coinvolte, si seggano attorno ad un tavolo e valutino soluzioni da concertare con i cittadini” – conclude il deputato.
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