“Musumeci e Miccichè hanno rinunciato al giocattolino dell’Orchestra, ma non ai soliti spartiti. Non c’è nulla da fare, per i siciliani la musica è sempre la stessa”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Francesco Cappello, a conclusione dei lavori dell’Aula che hanno visto approvare gran parte della disastrosa manovra partorita dal governo Musumeci.
“Se arriverà l’ok definitivo dell’Aula – sostiene Cappello – Musumeci finalmente potrà vantarsi dell’enorme successo di avere portato in porto la Finanziaria con qualche giorno di anticipo rispetto ai governi precedenti. Ma quella sarà l’unica cosa con cui potrà gonfiarsi inutilmente il petto, perché intorno a sé sta lasciando solo macerie”.
Per rendere meno peggiore la manovra il M5S ha presentato oltre 200 emendamenti. Alcuni dei quali hanno avuto il via libera dall’aula, di seguito i principali.
Rinnovo cda dell’Ersu.
Un articolo approvato in aula e inserito con un emendamento dal M5S in finanziaria, consente il rinnovo dei cda dell’Ersu dopo anni di gestione commissariale.
“È un fatto molto importante – affermano Gianina Ciancio, autrice dell’atto, e il componente della V commissione Nuccio Di Paola – perché consente a questi enti di programmare in maniera puntuale le proprie attività e organizzare al meglio i servizi, ma soprattutto permette il rientro della rappresentanza studentesca in questi organismi, per troppo tempo lasciata fuori dalle decisioni che riguardavano aspetti importanti della vita universitaria”.
Parchi archeologici, utilizzo fondi per campagne di scavi.
Tra gli altri emendamenti del M5S approvati dall’aula, quello che consente ai parchi archeologici l’utilizzo dei fondi per le campagne di scavi e l’estensione del fondo di progettazione della cassa depositi e prestiti a tutte le stazioni appaltanti del territorio regionale. Entrambi questi emendamenti sono a firma di Di Paola.
Benefici per famiglie di adottati.
Una norma a firma Antonio De Luca corre incontro alle famiglie con soggetti adottati, consentendo la concessione di contributi fino al 50 per cento delle spese sostenute nei due anni successivi all’adozione per le spese sostenute per pagare agli adottati psicologi, logopedisti, pedagogisti e per il loro inserimento sociale e scolastico.
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