La deputata regionale 5 stelle torna alla carica dopo l’interrogazione presentata a novembre
Chiarezza sulle concessioni demaniali delle aree nel Porto di Pozzallo. A chiederla è la deputata regionale del M5S, Stefania Campo che dopo un’apposita interrogazione presentata lo scorso novembre, tuttora senza risposta, torna sulla questione dopo la notizia che una grande nave da crociera, bisognosa di urgenti riparazioni, è stata fatta entrare in porto, fra lo stupore di tutti, visto che si era sempre sostenuto che l’approdo di una nave da crociera nel porto fosse impossibile. “A tal proposito – spiega la deputata pentastellata – sarà possibile per alcune ditte locali avviare dei lavori di riparazione di carpenteria all’interno del porto stesso, quando invece tutto ciò era stato, anch’esso, negato fino all’altro ieri. Questo è stato proprio il caso oggetto di una mia interrogazione: una società operante nel settore della cantieristica navale con opportuna istanza aveva chiesto il rilascio di una concessione demaniale di un’area all’interno del Porto di Pozzallo, al fine di svolgere la propria attività. Ebbene, questa istanza aveva ricevuto da una parte il parere favorevole del Comune di Pozzallo e del Genio Civile di Ragusa e, dall’altra, il parere negativo della Capitaneria di Porto di Pozzallo; parere negativo fondato su di un paio di motivazioni: ricadrebbe all’interno di una area soggetta a una ordinanza e l’attività cantieristica risulterebbe incompatibile con la realtà portuale in considerazione delle continue operazioni di movimentazione merci sulle navi, dello spostamento di mezzi pesanti sulla banchina e delle normative internazionali di security. Tuttavia – prosegue la Campo – in considerazione del fatto che il procedimento di rilascio di una concessione demaniale su area marittima è caratterizzato da un’istruttoria complessa, poiché vede il coinvolgimento di diversi enti, e che la decisione conclusiva dell’iter spetta all’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente, il parere emesso, in questo caso specifico, dalla Capitaneria non è per nulla vincolante. Fra l’altro questo parere negativo si basa su valutazioni di compatibilità urbanistica, nonostante la Capitaneria stessa non abbia alcuna competenza a pronunciarsi in merito ad aspetti che attengano a questa tipologia di profili, così come specificato dal Regolamento al Codice della Navigazione, all’art. 12. Ma a tagliare la testa al toro si è anche aggiunto il nuovo regolamento approvato con ordinanza n. 3/2018, che ha abrogato l’ordinanza n. 144/2008 citata come una delle due motivazioni di diniego, confermando il fatto che nulla vieta la possibilità della realizzazione di un capannone per lo svolgimento di attività cantieristica. Chiediamo pertanto che venga fatto un serio approfondimento in ordine a tutte le richieste di concessioni avanzate, autorizzate e/o rigettate all’interno del Porto di Pozzallo, ci risulta infatti che questa non è la sola ditta a segnalare il diniego della concessione in esame. Ci sono stati vari casi di lamentela con ditte che hanno fatto ricorso e segnalazione alle autorità giudiziarie”.