Un progetto da 4 mln € per lavori mai realizzati. Di Caro: “Persi cinque mesi per la ‘Via’, Musumeci primo in lentocrazia e scaricabarile”. I deputati nazionali Chiazzese e Sodano: “Una delle più belle coste siciliane sta per essere definitivamente compromessa”.
“Il presidente Musumeci aveva fissato tra le sue priorità la tutela dell’ambiente, ma ad oggi è rimasto immobile di fronte al disastro della spiaggia di Eraclea Minoa, che sta scomparendo metro dopo metro sotto l’effetto dell’erosione del mare. A partire dagli anni ‘80 la spiaggia è arretrata di 150 metri e il boschetto di 50 metri. Se va avanti così, un luogo meraviglioso, di grande interesse naturalistico e turistico, tra poco sarà solo un ricordo”.
Sono le parole del deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giampiero Trizzino, che su questo argomento, un mese e mezzo fa, ha presentato un’interrogazione urgente all’Ars, senza ricevere risposta.
“A causa dell’incuria della politica – prosegue Trizzino – anche l’ultimo tratto del litorale di sabbia dorata già non esiste più, mentre cadono uno dopo l’altro, inesorabilmente aggrediti dalle onde, gli alberi della splendida pineta che si affaccia sul mare. Da anni i villeggianti che popolano la zona e i tanti turisti assistono sgomenti a queste tristissime scene. Oltre agli evidenti danni di carattere ambientale, è fortemente compromessa l’economia del luogo: inevitabile la chiusura di alcune attività commerciali, divenute inaccessibili a causa dei danni causati dal mare. Finora, però, nemmeno un escavatore è entrato in azione nonostante ci sia un finanziamento regionale di 4 milioni di euro per il ripascimento della spiaggia. Il progetto è stato redatto dagli uffici del Commissario di governo per il dissesto idrogeologico, coordinati da Maurizio Croce, ma manca ancora la Via (Valutazione di impatto ambientale). Non si può più attendere: apprendo da Fabio Galluzzo, di Marevivo, che negli ultimi tre giorni sono caduti oltre 30 alberi”.
“Anche se la classifica – aggiunge il deputato regionale Giovanni Di Caro – sul gradimento dei governatori di Regione lo ha collocato ultimo d’Italia, il presidente Musumeci si conferma primo in lentocrazia e ping pong. Questa volta la partita è tra Croce e Parlavecchio che, per l’iter legato alle procedure di pubblicazione della Via/Vas, hanno perso cinque mesi di tempo prezioso per Eraclea Minoa, tra scaricabarile e rimbalzi burocratici”.
Sulla vicenda intervengono infine anche i deputati nazionali M5S Giuseppe Chiazzese e Michele Sodano: “Il mare avanza giorno dopo giorno – dicono – e la Regione non muove un dito, nonostante i proclami (che restano tali) del presidente Musumeci. Una delle più belle coste siciliane sta per essere definitivamente compromessa nel massimo disinteresse del governo regionale”.
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