Corale la soddisfazione del Movimento 5 Stelle per un altro importante passaggio verso la nascita della “Ciclovia Magna Grecia” tra Sicilia, Calabria e Basilicata. Tra le dieci ciclovie inserite nel piano nazionale, si snoderà per circa mille chilometri da Lagonegro a Pozzallo passando per Messina, Catania, Siracusa e Pachino. Il protocollo tra il ministero delle Infrastrutture e le Regioni è stato siglato e le risorse per il progetto di fattibilità saranno messe a disposizione entro 90 giorni.
“Si tratta di una grande opportunità – hanno commentato le deputate regionali Stefania Campo, Gianina Ciancio, Valentina Palmeri, Roberta Schillaci e Valentina Zafarana – che si apre a favore della Sicilia, sia per la mobilità sostenibile che per la spinta ad un ulteriore sviluppo dei territori sul piano turistico. I nostri portavoce in commissione Trasporti alla Camera, Paolo Ficara, Luciano Cantone e Angela Raffa, hanno sottolineato come Il turismo in bici oggi generi un valore economico pari a 7,6 miliardi di euro all’anno. Questo flusso è sempre più alimentato da appassionati di escursionismo su due ruote e con le adeguate infrastrutture potrà riversarsi in Sicilia con effetti del tutto positivi per la nostra immagine, per l’economia dell’Isola e naturalmente in favore di una mobilità sana, del tutto compatibile con l’ambiente. Abbiamo fatto il primo passo, ma i progetti saranno estesi per coinvolgere altri territori della Sicilia”.
“Già dallo scorso anno – ricordano dal M5S – abbiamo acceso i riflettori sulla necessità di presentare il progetto della sezione siciliana della ‘ciclovia della Magna Grecia’ e presentato in proposito un’interrogazione all’assessorato infrastrutture per chiedere cosa volesse fare per intercettare i fondi messi a disposizione dal Ministero. Grazie a queste risorse, destinate alla progettazione, la ciclovia siciliana sarà parte di un sistema di cicloturismo di dimensione europea. Un successo che scaturisce dall’impegno che il Movimento ha posto a ogni livello, da quello regionale a quello nazionale. I vari rappresentanti impegnati nel territorio, in sinergia, hanno accompagnato l’azione del ministero in questa prima fase che ha portato alla firma del protocollo d’intesa”.