“Mi corre l’obbligo di ricordare all’assessore Razza che se c’è qualcuno che fa campagna elettorale quello è lui insieme al suo presidente. Conosco perfettamente i documenti dei tavoli tra Ministero e Regione e non c’è scritto da nessuna parte che a chiudere debba essere proprio quello di Caltanissetta, quindi Razza e Musumeci dovrebbero scusarsi con i cittadini nisseni che a buon diritto si lamentano per uno scippo di servizi che la Regione Siciliana sta facendo a danno del territorio e dell’offerta sanitaria dell’entroterra per logiche politiche e territoriali. Vero è infatti che il Ministero ha sollevato che quattro trauma Center in Sicilia sono troppi, ma non gli ha imposto di chiudere quello di Caltanissetta dato che il comprensorio che Razza e Musumeci rappresentano politicamente ne ha più di uno. Chiudere quello dell’ospedale Sant’Elia, depotenziandolo a Trauma center di zona (CTZ), è quindi una scelta politica e facoltativa di cui l’assessore Razza deve assumersi la totale responsabilità agli occhi del territorio”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri che replica all’assessore regionale alla sanità a proposito del declassamento del trauma center dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. “Il decreto Balduzzi – sottolinea Cancelleri – prevede che ci deve essere un Trauma Center di alta specializzazione (CTS) almeno ogni due milioni di abitanti, quindi lo tolgono da Caltanissetta, utilizzando il nostro territorio come bancomat politico, semplicemente per mantenerlo da un’altra parte. Razza e Musumeci stanno vergognosamente spogliando il nostro territorio per vestine un altro. Ho già presentato ieri la risoluzione in commissione per obbligare il governo della regione a fare marcia indietro su questa scelta scellerata” – conclude.
Trauma Center Sant’Elia. Cancelleri replica a Razza: “Vero è che il Ministero dice che in Sicilia quattro sono troppi, ma non dice di chiudere quello di Caltanissetta”
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