Il deputato Di Paola: “Scavi archeologici aperti, nel bilancio regionale zero euro per il settore. Si nomini subito il nuovo assessore regionale ai Beni culturali e si trovino le risorse per inventariare i reperti di Gela”.
“Non c’è più tempo da perdere: mi aspetto che entro l’8 settembre i cittadini di Gela abbiano la possibilità di ritrovarsi per le vie del loro centro storico per la festa della Madonna dell’Alemanna, senza scavi aperti e cantieri infiniti”.
Lo chiede fermamente il deputato regionale Nuccio Di Paola, a proposito del cantiere della rete idrica nella via principale di Gela, rimasto in aria da novembre scorso, dopo il rinvenimento di alcuni reperti archeologici tra i quali una cisterna ellenistica di particolare pregio.
“Noi oggi vediamo questa ferita nel centro della città – spiega Di Paola – e chiediamo che venga sanata al più presto per restituire ai gelesi la normalità, ma anche la speranza di ripartire da questo prezioso patrimonio archeologico, sepolto dall’indifferenza del governo Musumeci, che a gennaio aveva annunciato campagne di scavi a Gela ma che continua a mostrarsi totalmente inerte rispetto alla necessità di salvaguardare e valorizzare questa ricchezza della città”.
“Serve innanzitutto – prosegue il deputato – nominare un assessore regionale ai Beni culturali che sia un vero punto di riferimento per questo settore e trovare con urgenza le risorse finanziarie per fare l’inventario dei reperti ritrovati. Musumeci la smetta di prendere in giro i gelesi e tutti i siciliani dicendo che i beni culturali sono il perno della sua politica di rilancio economico e turistico, quando in realtà il capitolo del bilancio regionale destinato agli scavi archeologici è totalmente vuoto: una miseria che rispecchia la politica di questo governo in tema di beni culturali”.
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