“Il presidente Musumeci ha illuso i gelesi annunciando campagne di scavi archeologici in città, però poi ha tenuto la via principale chiusa per sei mesi in attesa di trovare una soluzione per andare avanti con l’ispezione della cisterna ellenistica ritrovata durante i lavori della rete idrica. Dopo le promesse, alla fine i soldi per proseguire gli scavi – sarebbero bastati 50 mila euro – non sono stati trovati”.
Lo dichiara Nuccio Di Paola, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, intervenendo ancora una volta a proposito della grande ferita aperta nel centro storico e che adesso sarà richiusa, ma senza che il sito possa essere ulteriormente esplorato o reso visitabile.
“Si metterà questo ‘tappo’ – prosegue Di Paola – e il timore è che tra qualche anno tutti se ne saranno dimenticati. Un altro paradosso di questo governo, capace di sperperare denaro in tante effimere iniziative, ma incapace di tutelare Gela e il suo patrimonio archeologico, al grido perenne di ‘non ci sono fondi’. Una sconfitta per i cittadini gelesi, che proprio a Musumeci avevano dato fiducia e che hanno trascorso gli ultimi sei mesi a soffrire in mezzo a infernali disagi del traffico e senza vedere salvaguardati i reperti archeologici di via Bresmes, che resteranno sepolti, ci auguriamo non definitivamente”.
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