“Checché ne dica Razza, il mercato della vacche all’Ars non solo è aperto ma è in grande attività. Questo è l’unico modo che ha per sopravvivere questo governo del nulla, nettamente bocciato dai sondaggi, che lo dipingono come il peggiore delle regioni di tutta Italia. Del resto, come diceva Andreotti, è meglio tirare a campare che tirare le cuoia”.
Lo affermano i deputati del M5S all’Ars, commentando gli ultimi cambi di casacca che mirano a puntellare il traballante governo Musumeci.
“Se Musumeci fosse stato abile a trovare strade come lo è stato a trovare scuse, afferma il capogruppo Francesco Capello – la Sicilia oggi sarebbe il paese di Bengodi e invece… La colpa dell’immobilismo del suo improduttivo governo è sempre di altri. Ora cerca di puntellare il suo esecutivo con le grandi manovre post europee. Peccato che questo faccia a pugni con quello che diceva appena un anno fa, quando dichiarava di volere scongiurare la transumanza dei deputati, dipinta come uno del mali atavici dell’Ars”.
“Musumeci e la sua maggioranza – commenta Giancarlo Cancelleri – sono ormai alla frutta. Ormai è guerra tra bande, e quanto accaduto l’altro giorno in aula tra Milazzo ed Armao ne è la plastica rappresentazione. Chi si era illuso che Musumeci riuscisse a tenere a bada i famelici appetiti degli eterogenei commensali di cui si è circondato pur di andare a palazzo d’Orleans, è servito. Intanto si naviga a vista. Di certo c’è che questo impalpabile esecutivo non lascerà tracce, semmai profonde e dolorose cicatrici”.
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Umilmente continuiamo a ribadire che un azione popolare contro questo governo regionale, che ci prende in giro, che non fa il suo dovere che non rispetta le leggi nazionali è ormai doveroso.
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