“Armao e Musumeci hanno miracolosamente trovato la password del censimento immobiliare milionario. Meglio tardi che mai, ma no ad ulteriori spese”. Commenta così il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola, il ritrovamento da parte dell’assessore regionale Armao della password d’accesso al server per il censimento degli immobili regionali. Censimento affidato dalla Regione Siciliana ad un ente esterno e costato oltre 80 milioni di euro.
“Pur considerando paradossale – spiega Di Paola – che solo dopo il nostro intervento in aula l’assessore Armao abbia trovato l’ormai famigerata password per accedere al server che la Regione Siciliana ha pagato a peso d’oro per capire quanti immobili ha in suo possesso, non possiamo che essere soddisfatti del fatto che finalmente dopo 10 anni, i dati di tale censimento possano essere utilizzati. Non vorremmo però che la Regione spenda altri soldi per avere chiaro il quadro aggiornato del patrimonio immobiliare. Noi siamo pronti alle barricate per evitare che ciò accada. Tra contenziosi e costo dell’affidamento del censimento, i siciliani hanno speso oltre 90 milioni di euro. Quanto ha recuperato quindi la Regione su nostra sollecitazione, deve divenire la base del censimento definitivo, che ha richiesto anche la Corte dei Conti, ma senza alcun aggravio di spesa. La Regione operi quindi con i propri funzionari e il proprio know how per aggiornare l’elenco. Ci aspettiamo che il presidente Musumeci faccia il possibile per utilizzare i dati già raccolti, scongiurando così la possibilità di ulteriori aggravi di spesa con nuovi censimenti” – conclude Di Paola.