I deputati Ars Cancelleri e Sunseri: “Musumeci si dia una mossa. Bruxelles ha già dato lo stop ai pagamenti del FESR 2014-2020”.
“Il ritardo della Sicilia sulla certificazione dei Fesr e del FSE, in base ai dati dell’Agenzia della Coesione, hanno giustamente destato la preoccupazione del Centro Pio la Torre. Una preoccupazione che condividiamo dal momento che la scadenza del 31 dicembre per la rendicontazione si avvicina a passi rapidi. Musumeci deve darsi una smossa e pure in fretta, perché si tratta di risorse fondamentali per la nostra Isola e non possiamo rischiare di perderle”. A dichiararlo è il vice presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana del M5S Giancarlo Cancelleri a proposito dei dati presentati dall’Agenzia della Coesione al Comitato di monitoraggio che vedono la Regione Siciliana a rilento della certificazione dei fondi europei. “Da mesi – spiega Cancelleri – ricordiamo al presidente Musumeci che la Regione Siciliana è parecchio indietro nella certificazione della spesa. Una preoccupazione oggi messa nero su bianco dall’Agenzia di Coesione che in sostanza spiega come la nostra regione dovrà certificare entro il 31 dicembre la spesa di 387,5 milioni di euro per il Fesr e di 67,6 per il FSE, se vorrà evitare il disimpegno automatico delle risorse dei fondi europei di sviluppo ed investimento. La situazione quindi – sottolinea il vice presidente dell’Ars è a tinte assolutamente fosche ed a sottolinearlo è in queste ore anche il Centro Pio La Torre con il quale condividiamo la medesima preoccupazione”.
Le scorse ore anche il deputato Ars componente della Commissione Ue all’Ars, Luigi Sunseri aveva sollevato un altro grave cartellino giallo da Bruxelles verso la Regione Siciliana.
“La Commissione Europea – spiega Sunseri – ha appena comunicato di aver interrotto i pagamenti richiesti dalla Regione Siciliana per le gravi carenze nel funzionamento del sistema di gestione e controllo del FESR Sicilia 2014-2020 dovuti anche all’abuso dei progetti retrospettivi, una sorta di escamotage contabile con il quale la Regione ha inserito progetti già finanziati per raggiungere il target intermedio N+3”.
“Siamo estremamente preoccupati – ricorda Sunseri – dato che stavolta, non ci saranno più grandi progetti a salvarci come lo scorso anno. Ricordo infatti che i target intermedi per alcuni assi sono stati raggiunti a fatica, soltanto grazie all’inserimento delle grandi opere, che stavolta però non possono essere inserite. Adesso è tutto imputabile al dipartimento alle attività produttive guidato dall’assessore Turano che ad oggi risulta essere in gravissimo ritardo” – conclude Sunseri.