“Confermiamo le nostre preoccupazioni verso la gestione del Teatro di Verdura di Palermo: un ente privato esterno non paga i canoni d’affitto e gli spettacoli vengono bloccati. Un fatto vergognoso, frutto di anomalie sulle quali avevamo acceso i riflettori con un’interrogazione all’Ars e una richiesta di audizione in commissione Cultura”.
A ricordarlo è Roberta Schillaci, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, in seguito alla notizia che il Comune di Palermo ha revocato l’autorizzazione per tre spettacoli del Mythos Opera Festival in programma al “Verdura”, in quanto l’organizzatore, l’associazione “Sicilia, Arte e Cultura”, che fa capo all’ex parlamentare ed ex assessore regionale al Turismo, Nino Strano, non ha versato gli oneri relativi allo spettacolo andato in scena lo scorso 7 agosto.
“Avevamo raccolto le segnalazioni dei lavoratori e dei sindacati – aggiunge Schillaci – sulla stagione estiva della Fondazione del Teatro Massimo, che solitamente si svolgeva al Verdura, nella sua sede naturale di Villa Castelnuovo, ma che quest’anno è stata affidata all’associazione di Strano, mentre le fondazioni musicali interne al Massimo sono state relegate in spazi periferici per i propri spettacoli. Non comprendiamo fino in fondo le ragioni per le quali sia stata presa questa decisione, ma ci rendiamo conto che la scelta non poggia su basi solide e sta già producendo i suoi effetti: l’associazione è morosa, gli spettacoli vengono annullati, a farne le spese sono sempre gli spettatori e i cittadini. Una pessima figura, mentre si potevano mantenere ben altri livelli di qualità confermando come sempre la stagione estiva della Fondazione Teatro Massimo al Verdura. Ci auguriamo che dal prossimo anno tutto torni come prima, a beneficio dei palermitani, dei turisti e di tutti gli appassionati di spettacolo”, conclude Schillaci.