“Il caso Nicastri ci ricorda che tra i nostri doveri di politici, in quanto rappresentanti delle istituzioni ed eletti dai cittadini, c’è quello di tenere alta l’attenzione in quei contesti in cui riteniamo possa annidarsi il tarlo dell’illegalità. Su Nicastri e sull’eolico avevamo visto giusto”.
Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca, in seguito alla condanna di Vito Nicastri, ritenuto “re dell’Eolico”, a nove anni di carcere (rito abbreviato) per concorso esterno in associazione mafiosa.
“Il pensiero va in questo momento – aggiunge De Luca – a un altro grande versante, quello delle bonifiche ambientali da 64 milioni di euro che la Sicilia ancora attende. Secondo recenti notizie di stampa, negli uffici degli assessorati regionali si sarebbero smarriti i progetti. Uno spunto su cui tenere altissima l’attenzione, perché anche dietro ‘carte che si smarriscono’ si potrebbero nascondere operazioni dalla dubbia trasparenza o che in qualche modo rischiano di sfuggire al controllo. Stiamo seguendo il caso insieme ai colleghi Giampiero Trizzino, Giorgio Pasqua e Valentina Zafarana e chiediamo ogni vigilanza possibile da parte degli enti competenti”.
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