“Un inceneritore a Catania? Siamo assolutamente contrari e non crediamo che la Regione possa autorizzarlo. Il governo in aula ha sempre detto che non avrebbe favorito gli impianti privati. Inoltre manca il Piano rifiuti, che ancora dev’essere approvato, pertanto al momento non esiste un quadro complessivo che dia un senso alla presenza di un termovalorizzatore. Il privato ha ogni diritto di presentare progetti, ma le istituzioni devono fare scelte coerenti con la loro politica ambientale”.
Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Ambiente e territorio (Giampiero Trizzino, Stefania Campo, Nuccio Di Paola e Valentina Palmeri), insieme alla deputazione catanese (il capogruppo all’Ars, Francesco Cappello, con Gianina Ciancio, Jose Marano e Angela Foti), commentando un articolo pubblicato su Meridionews, dal quale si apprende che il primo inceneritore in Sicilia dovrebbe sorgere a Catania, su iniziativa della famiglia Leonardi, già proprietaria della discarica di Grotte San Giorgio.
“L’ipotesi del termovalorizzatore catanese ad opera di privati – proseguono i deputati – sarà il banco di prova del governo Musumeci, che in più occasioni ha detto di voler privilegiare gli impianti pubblici. Vedremo se il governo manterrà la parola. In ogni caso, ribadiamo che le politiche di gestione del ciclo dei rifiuti devono puntare sul potenziamento della differenziata, pratica virtuosa che abbatte il residuo in discarica e quindi il ricorso all’incenerimento”.
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