La deputata Elena Pagana: “Musumeci si opponga a questo tentativo di scempio ambientale. L’area della Muglia venga sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico”.
“Il territorio ennese non è una discarica e non può esserlo certamente Centuripe. L’area individuata dall’azienda privata Oikos come idonea per edificare una discarica, non può e non deve reggere l’impatto ambientale di ospitare un impianto di trattamento di mille tonnellate di rifiuti al giorno. Lo spazio individuato dall’azienda è peraltro una delle più dense aree archeologiche della Sicilia, ovvero quella della Muglia. Il presidente Musumeci si opponga a questo tentativo di scempio e la sottoponga a vincolo archeologico e paesaggistico”.
A dichiararlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Elena Pagana, che con un intervento in aula ha chiesto al governo Musumeci uno stop all’iter progettuale per la costruzione di una discarica a Centuripe, nell’Ennese, e di apporre il vincolo archeologico e paesaggistico al territorio in questione.
“Sollecitiamo l’approvazione del nostro emendamento con il quale si prevede che la distanza delle discariche dai centri abitati aumenti da tre a cinque chilometri – aggiunge Pagana – e che queste non vengano realizzate su aree agricole. Bisogna ridare tranquillità alle popolazioni che abitano nell’Ennese e nelle altre aree siciliani dove si vive nel terrore di trovarsi nelle vicinanze di nuove discariche. In una Regione che non ha ancora un piano dei rifiuti – sottolinea Pagana – le discariche servono soltanto ad alimentare business dei privati a scapito del territorio e della salute dei cittadini. Una discarica a Centuripe è fuori discussione. Io e il mio gruppo parlamentare, non lo permetteremo”, conclude Pagana.