Mancano Unicef, Istituto superiore di Sanità, Ibfam, Mami e Lll, resi facoltativi dopo il recente decreto di riorganizzazione dell’organismo. La deputata regionale, intervenuta oggi in aula per sollevare il problema, chiede il reinserimento.
“Un decreto di dieci giorni fa ha improvvisamente cambiato nome, funzioni e forma al ‘Tavolo tecnico su promozione, protezione e sostegno all’allattamento’, istituito nel 2017, trasformandolo in ‘Tavolo tecnico su prevenzione nutrizionale e cure nelle prime epoche della vita’, ed eliminando dai componenti figure quali Unicef, Iss (Istituto superiore di sanità), Ibfam ((International Baby Food Action Network), Mami (Movimento allattamento materno italiano), LlI (Leche league Italia) e i portatori di interesse in genere. Si ripristini la situazione precedente”: lo afferma Valentina Zafarana, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, intervenuta oggi durante la seduta dell’Ars.
“L’ultima indagine Istat – prosegue Zafarana – rivela che la Sicilia continua ad essere regione fanalino di coda in Italia per i tassi di allattamento. Già durante la degenza dopo il parto, solo il 33% delle donne allatta in modo esclusivo e tale percentuale si riduce all’11% a 5 mesi. Il Tavolo tecnico è un buon primo passo compiuto nel 2017 dalla Regione e non si capisce perché in Sicilia quando c’è qualcosa che funziona, qualcuno deve sempre metterci la manina in modo peggiorativo. Già l’aver cambiato il nome e aver fatto scomparire la parola ‘allattamento’ è un brutto segnale. Ma non solo. Nel decreto istitutivo del 2017 venivano coinvolti soggetti che si occupano di mutuo-aiuto tra mamme e che, sul territorio della Regione, operano per la promozione, la protezione ed il sostegno dell’allattamento, offrendo un contributo nell’analisi dei bisogni di sostegno e di informazione delle mamme, nella sensibilizzazione delle mamme affinché l’adesione alle iniziative del programma regionale registri livelli sempre più ampi, nella verifica e proposte in merito all’applicazione del codice etico per la commercializzazione dei sostituti del latte materno. Nel nefasto ‘aggiornamento’ 2019, la partecipazione di tali soggetti diventa ‘eventuale’, e questi vengono di fatto tagliati fuori. Come se non bastasse, inoltre, vengono completamente escluse istituzioni importantissime come l’Istituto superiore di sanità e l’Unicef”.
“Ho denunciato in aula la situazione – conclude Zafarana – e l’assessore Razza, comprendendo i gravi termini della faccenda, ha assicurato un intervento immediato per sanare l’incresciosa situazione e reinserire all’interno del Tavolo tecnico tutti i portatori d’interesse”.
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