Il deputato regionale Siragusa rilancia l’impellenza di avere un assessore che si dedichi a tempi pieno ai beni culturali siciliani: “Il parco archeologico di Solunto, a Santa Flavia, è abbandonato e nel degrado”. Schillaci sul Museo di Cefalù: “Dobbiamo scongiurare la chiusura”. Sunseri: “L’attenzione del governo verso le attività culturali è pari a zero”
“Non solo i cavalli, ma anche e soprattutto i beni culturali siciliani meritano attenzione ed è arrivato il momento di nominare un assessore che si occupi a tempo pieno di questo settore. Il presidente Musumeci non può pensare di andare avanti mantenendo ad interim la delega”. Lo ricorda il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Salvo Siragusa, che interviene con due interrogazioni all’Ars segnalando in particolare i casi del Museo Mandralisca di Cefalù e del Parco archeologico di Solunto, a Santa Flavia, entrambi in provincia di Palermo.
“Il sito archeologico di Solunto versa in pessime condizioni – spiega Siragusa – e lo abbiamo constatato già durante un sopralluogo. Questo nonostante l’impegno del personale, che non può soccombere alla precarietà delle strutture. Abbiamo visto infiltrazioni d’acqua dai tetti, vetrine espositive non illuminate, assenza di antincendio, recinzioni insicure e mancanza di materiali pubblicitari e guide o anche semplici audio-guide, segnaletica illeggibile, vigilanza insufficiente, aree verdi poco curate e quindi, naturalmente, pochissimi turisti. Tutte gravissime lacune mai risolte”, conclude Siragusa.
“È ormai evidente – aggiunge il deputato regionale Luigi Sunseri – che l’attenzione del governo nei confronti delle attività culturali è pari a zero e lo dimostrano i fatti. Purtroppo le parole stanno a zero: i nostri beni archeologici stanno crollando, i nostri musei sono abbandonati e quando un popolo non investe in cultura non ha futuro”.
Sul Museo Mandralisca di Cefalù, Siragusa evidenzia come la Fondazione che gestisce il museo abbia richiesto un contributo di 300 mila euro, mentre la Regione ne ha riconosciuti solo 72.500. Sul caso interviene anche la deputata regionale M5S Roberta Schillaci, che ha chiesto un’audizione in V commissione (Cultura) dell’Ars per approfondire le difficoltà finanziarie del museo. “Abbiamo l’obbligo – sottolinea Schilaci – di ricercare ogni via possibile per scongiurare la chiusura di questa prestigiosa istituzione culturale, punto di riferimento per il territorio e per il turismo culturale. Il museo custodisce infatti il ‘Ritratto d’ignoto’ di Antonello da Messina e offre ai visitatori anche collezioni archeologiche e numismatiche di grande interesse”.
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