Presentata un’interpellanza della deputata Foti per chiedere al Governo quali interventi siano in atto. Schillaci chiede audizione in commissione Cultura. Trizzino: “Situazione grave, il governo regionale adotti presto dei provvedimenti”. La consigliera comunale Lo Monaco: “Una meta turistica internazionale non può perdere pezzi della sua memoria””
“Le ultime testimonianze della Palermo medievale stanno per sparire: sono le case sulla salita Sant’Antonio, al Cassaro, tre edifici risalenti al XIII secolo, inagibili e con i tetti in parte crollati. Anche la vicina torre medievale, distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, non è mai stata ricostruita. Abbiamo il dovere di intervenire, perché se dovessero crollare, con esse crollerà purtroppo la memoria di questa città e non dobbiamo permetterlo”.
Lo dice la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Angela Foti, vice presidente dell’Ars, che ha presentato un’interpellanza sul caso – sollevato da tecnici, restauratori, cittadini e mezzi di informazione – degli edifici medievali fatiscenti, di proprietà della Curia, che si trovano alle spalle della chiesa di San Matteo, in pieno centro storico. Foti chiede al governo regionale come intenda procedere, anche dichiarando la valenza storico-culturale delle case medievali, secondo quanto previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. Questo rappresenterebbe il primo passo concreto verso la salvaguardia.
A rafforzare l’azione, la deputata Roberta Schillaci, che ha depositato una richiesta di audizione in V commissione (Cultura) all’Ars. “L’obiettivo – spiega Schillaci – è evidenziare lo stato di abbandono e di incuria ed evitare il crollo, portando all’attenzione del dipartimento Beni culturali la vicenda. Non c’è alcun dubbio sul pregio delle case medievali e l’azione di tutela non può più essere rinviata”.
“C’è una volontà convergente – aggiunge il deputato Giampiero Trizzino – affinché il bene venga vincolato, così da garantirne sia il recupero che la valorizzazione. Visto il grave degrado in cui versano le case medievali e la valenza storica indiscutibile, non vediamo ostacoli perché la nostra azione possa essere presto accolta dal governo regionale, con i provvedimenti conseguenti”.
“Raccogliamo l’appello accorato dei tanti cultori dell’arte – commenta la consigliera comunale M5S, Viviana Lo Monaco – ribadendo che una città ricca di storia come Palermo, dichiarata lo scorso anno Capitale italiana della Cultura, privilegiata quale meta turistica internazionale, non può rischiare di perdere importanti pezzi di memoria”.