“Siamo vicini agli ex lavoratori dell’Ipab ‘Ruffini’ di Palermo, licenziati due anni fa e rimasti senza stipendio e senza ammortizzatori sociali. Speriamo che all’appuntamento del 12 febbraio a Palazzo d’Orleans il governo sappia trovare le giuste soluzioni per restituire dignità a questi siciliani e alle loro famiglie”.
Lo dicono i deputati regionali Stefano Zito e Roberta Schillaci, del Movimento 5 Stelle, oggi scesi in piazza davanti a Palazzo d’Orleans, in segno di solidarietà con i lavoratori dell’Ipab. Il Movimento si è occupato in più occasioni della loro causa, con una mozione, una serie di richieste di accesso agli atti, note inviate all’assessorato della Famiglia e due audizioni. Sul problema delle Ipab in generale è fermo all’Ars un disegno di legge di riforma, prima firmataria Angela Foti.
“Nonostante questa raffica di sollecitazioni – riferisce Zito – il governo non ha ancora dato alcuna risposta. I lavoratori sono dipendenti pubblici e dovrebbero essere ricollocati in un’altra amministrazione, ma questo passaggio non può avvenire. Non è stata infatti chiesta l’estinzione dell’Ipab e auguriamo che la Regione nomini il proprio componente nel Cda dell’Ipab. Si provveda, chiudendo questo annoso problema”.
“Una situazione incredibile – aggiunge Schillaci – con lavoratori rimasti nel limbo perché da un lato ritenuti dipendenti privati, quindi licenziati, dall’altro considerati pubblici, quindi addirittura non idonei a ricevere la Naspi. Un paradosso sul quale va fatta chiarezza con provvedimenti decisi che il governo Musumeci non può più rinviare”.
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