Incontro operativo dei deputati regionali Stefania Campo e Nuccio Di Paola con i tecnici del ministero dell’Ambiente sugli smaltimenti illeciti lungo le coste tra Ragusa, Gela e Siracusa
A marzo i tecnici del ministero dell’Ambiente saranno in Sicilia per un sopralluogo nelle coste del Sud-est inquinate dalle plastiche smaltite illecitamente. Questo il concreto risultato della riunione che si è svolta stamane a Roma, negli uffici ministeriali, dove i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Stefania Campo e Nuccio Di Paola, hanno incontrato il capo di gabinetto Fulvio Mamone e i tecnici, per individuare, planimetrie alla mano, le aree interessate dai problemi ambientali legati allo smaltimento illecito delle plastiche e alle falde acquifere, in quella cosiddetta “fascia trasformata” che da Gela, passando per Acate, Vittoria, Scoglitti e Santa Croce Camerina, si estende fino alle coste del Siracusano.
“Un incontro operativo – spiega Stefania Campo – con l’obiettivo di intervenire fattivamente per monitorare e contenere il problema che si verifica a causa di quella parte di serre che operano fronte mare, ad esempio lungo la costa dei Macconi, fra Gela, Marina di Acate e Scoglitti. L’idea principale è quella di rilanciare la zona dal punto di vista turistico, perché si tratta di una delle coste più belle che abbiamo in Sicilia, con 15 chilometri ininterrotti di spiaggia densi di specie endemiche molto rare e pregiate. Sarà fatto un sopralluogo direttamente in Sicilia, a metà marzo, con tutto l’ufficio ministeriale. Verrà coinvolta la Regione, diretta responsabile del demanio marittimo, così da trovare delle soluzioni condivise e partecipate e affrontare con azioni decisive la triste realtà delle cosiddette ‘dune di plastica’ di cui ci siamo tanto occupati da circa due anni a questa parte”.
“Cercheremo di sfruttare – aggiunge Nuccio Di Paola – i fondi europei (Fsc), di cui 25 milioni di euro per il Biviere di Gela e 30 mln per la bonifica dell’area marina e costiera, destinati già alla foce del torrente Gattano e a quella del Dirillo, ad Acate. Queste operazioni di bonifica verranno effettuate in sinergia con il comparto agricolo. L’intento è infatti di tutelare l’ambiente e promuovere le aziende che portano avanti un’agricoltura non impattante. Su questi temi, così come sul rilancio turistico, l’attenzione del ministero è molto alta”.
“La zona – dichiara la consigliera comunale M5S di Acate, Concetta Celeste – è quella più produttiva del nostro territorio. Esistono molte aziende virtuose, capaci di puntare a un’agricoltura di alto livello e di praticarla nel rispetto totale delle regole. Queste aziende non possono certo essere demonizzate per via delle pratiche fuorilegge che negli anni si sono perpetrate, deturpando questi luoghi”.
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