Le periferie Sud, dove arriva solo acqua per uso irriguo e non potabile, rimangono troppo spesso completamente a secco
“Vaccarizzo e collina Primosole sono al centro di una pesantissima emergenza nell’emergenza: manca totalmente l’acqua, un disservizio che arriva proprio in un momento storico in cui le condizioni igienico-sanitarie devono essere assicurate a tutti, per contrastare il contagio da coronavirus. Il sindaco Pogliese deve trovare una soluzione, anche a costo di rifornire i residenti con un servizio di autobotti”. A chiedere un intervento urgente è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio, che già pochi giorni fa aveva evidenziato come in questi due quartieri all’estrema periferia Sud di Catania vi fossero seri problemi nell’approvvigionamento idrico. “Come avevamo già denunciato – ricorda Ciancio – il problema è legato, da un lato, al fatto che l’acqua che giunge a Vaccarizzo e Primosole non è potabile. In queste periferie infatti la fornitura idrica viene svolta dal Consorzio di bonifica n. 9, che eroga, per giunta spesso in modo alternato tra i due quartieri, acqua per uso irriguo e quindi non adatta all’uso umano. Dall’altro lato, al fatto che troppo spesso la fornitura d’acqua viene interrotta per giornate intere. Circostanza, quest’ultima, troppo pericolosa nel periodo attuale. Questi cittadini non possono restare completamente privi di acqua, soprattutto in un momento di emergenza nazionale”.
“Il sindaco Pogliese organizzi immediatamente una videoconferenza tra Comune di Catania, Consorzio di Bonifica, Sidra spa – è questa la proposta di Graziano Bonaccorsi, consigliere comunale catanese del M5S – per trovare un rimedio veloce all’impossibilità di attuare una delle più semplici misure di contrasto al diffondersi del covid 19, cioè lavarsi le mani”.
“Non sappiamo – concludono i rappresentanti M5S – quando finirà l’emergenza virale, ma noi dobbiamo farci trovare pronti ad utilizzare i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione per risolvere sia i casi eccezionali che quelli ordinari, come quello della pulizia personale e dell’approvvigionamento idrico adesso non più rinviabile a data da destinarsi”.