Interpellanza della deputata all’Ars.
“In questi giorni di emergenza la novità dello Smart Working, ovvero Lavoro Agile, è passata dall’essere considerata una futuristica opportunità ad una indifferibile necessità a cui far fronte per garantire sicurezza e serenità a tanti lavoratori dipendenti del settore pubblico e di quello privato. È proprio per questo motivo che abbiamo presentato una interpellanza alla Regione Siciliana per incentivare, sostenere e strutturare lo Smart Working nell’Isola”. È quanto dichiara la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo che, con una interpellanza, invita il governo regionale ad incentivare forme di Smart Working in Sicilia, sia per la pubblica amministrazione che per le imprese.
“Nel decreto Cura Italia – spiega Campo – le amministrazioni pubbliche sono state invitate a potenziare il ricorso al lavoro agile, senza distinzione di categoria, di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro, in maniera tale che diventi la regola nella PA, almeno per tutta la durata dell’emergenza. Di conseguenza, soltanto in due settimane, secondo i dati diffusi dal Ministero del Lavoro, 554.754 lavoratori sono stati introdotti allo Smart Working. Numeri che crescono di giorno in giorno, tant’è che i maggiori operatori telefonici segnalano un aumento del traffico dati sulle linee fisse almeno del 20% con picchi, addirittura, del 50. Si tratta, è proprio il caso di evidenziarlo, del più grande esperimento di lavoro a distanza mai attuato nel nostro Paese e in buona parte del Vecchio Continente. Ora, pertanto, abbiamo il compito di rendere lo Smart Working davvero efficace, e non solo questo, visto che anche le piattaforme didattiche alle quali stanno ricorrendo tutte le nostre università e tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado si stanno quotidianamente scontrando con la nostra evidente arretratezza tecnologica e visto che in molte parti della Sicilia la connessione non è stabile o manca del tutto. Fra l’altro la didattica digitale lanciata per necessità nelle scorse settimane abbisogna anche di piattaforme uniche e strumenti innovativi per lo studio e le lezioni da casa. Indispensabile quindi è che la connessione internet sia presente e veloce in tutto il territorio. Peccato però che, ad oggi, così non è, dato che secondo un recente studio dell’Agcom, più della metà dei comuni italiani non ha accesso a internet veloce (almeno 39 Mbps). Il dato siciliano potrebbe essere addirittura peggiore. Particolarmente svantaggiate sono, chiaramente, le aree rurali, montuose, visto oltretutto che i grandi operatori telefonici investono con riluttanza in queste zone, perché il ritorno economico non è per nulla allettante, né tantomeno degno di consueta speculazione”.
“Con l’atto parlamentare M5S all’Ars – sottolinea la deputata – chiediamo che il governo regionale adotti con forza e in tempi rapidi, tutte le misure possibili a sostegno dell’incentivazione all’utilizzo dello Smart Working nella Regione, a partire proprio dagli uffici della Pubblica Amministrazione, programmi e attivi convenzioni e/o iniziative con le maggiori aziende del settore che portino a garantire una connessione internet veloce e stabile su tutto il territorio regionale, anche a costo zero per gli utenti durante i mesi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e magari con tariffe accessibili per tutti, soprattutto per le fasce più in difficoltà e, non per ultimo, chiediamo che gli Enti Locali, in particolare i piccoli comuni, i comuni montani e i piccoli borghi a rischio spopolamento, vengano sensibilizzati, sostenuti e incentivati, per la loro partecipazione a bandi europei, a iniziative pubbliche o private che portino a connessioni internet stabili e veloci, libere, gratuite e diffuse sull’intero territorio di competenza” – conclude Campo.