Deputati 5 stelle alla Camera e all’Ars hanno presentato una nota ai vertici del ministero del’Agricoltura e una mozione a sala d’Ercole per sollecitare interventi a favore del settore vitiinvicolo.
Una mozione all’Ars e una nota ai vertici del ministero dell’Agricoltura per sollecitare interventi a favore del settore vitivinicolo e, in primis, la proroga all’autorizzazione al reimpianto dei vigneti con scadenza giugno 2020. E’ questa la duplice azione messa in atto dai parlamentari regionali e nazionali 5 stelle per spingere i governi Musumeci e Conte a correre al capezzale del settore vitivinicolo siciliano, messo in crisi, tra le altre cose, da un lungo periodo di siccità.
Alla ministra per l’Agricoltura Bellanova e al suo sottosegretario Labbate si sono rivolti, con una richiesta scritta, i deputati dalla commissione Agricoltura della Camera Antonio Lombardo, Vita Martinciglio, Dedalo Pignatone e Rosalba Cimino, per chiedere la “proroga di un anno della scadenza dei termini previsti dal bando OCM RRVV 2017/18, per la fine lavori e presentazione della domanda di saldo al 20/06/2021, nonché differire i diritti al reimpianto scadenti nella presente annata agraria”.
Stessa proroga chiede la mozione presentata all’Ars dal deputato regionale Luigi Sunseri, che mira pure ad impegnare il governo regionale sul versante della proroga dei collaudi in seno al bando OCM per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, campagna 2017-2018.
“Molti viticoltori e professionisti ci hanno fatto rilevare – spiegano i parlamentari – che l’anomala siccità prolungata dei mesi invernali di gennaio e febbraio 2020 ha notevolmente rallentato la tabella di marcia per l’impianto dei nuovi vigneti. Sostanzialmente per la messa a dimora delle barbatelle si sono riscontrate rilevanti difficolta e necessarie irrigazioni di soccorso. Abbiamo ritenuto necessario accogliere le proposte dei viticoltori e dei professionisti, muovendoci in sinergia a livello regionale e nazionale. Confidiamo che tali richieste vengano accolte, considerato che anche l’ordine professionale dei dottori Agronomi e dottori Forestali della provincia di Trapani ha rilevatole le criticità da noi evidenziate”.