Il deputato regionale: “Forse un caso unico al mondo. La partecipata regionale ha rischiato il fallimento ed è stata ricapitalizzata nel 2018. Il costo del personale incide fortemente sul bilancio, eppure sono stati assunti dei tirocinanti”.
“Uno stagista è stato assunto dalla Società interporti siciliani e nominato responsabile anticorruzione. Siamo alla follia, forse è un caso unico al mondo”. Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Luigi Sunseri, che solleva il caso proprio nel momento in cui la corruzione si sta rivelando una delle principali emergenze che colpiscono le pubbliche amministrazioni, come rivelano gli arresti di questi giorni. Sulla vicenda il deputato ha presentato un’interrogazione all’Ars.
“A parte che lo stagista – precisa Sunseri – è stato assunto dalla partecipata regionale con contratto di tirocinio di un anno, senza avviso pubblico, né convenzioni con le università, è inconcepibile che eserciti una funzione talmente delicata, della quale deve occuparsi un dirigente”. La Sis, Società interporti siciliani è partecipata all’89,71% dalla Regione, è stata costituita nel 1995 e ha lo scopo di costruire gli Interporti di Catania (in corso di completamento) e di Termini Imerese (mai realizzato).
“La società – ricorda Sunseri – ha rischiato il fallimento, scongiurato da una ricapitalizzazione di 2,5 mln € decisa dalla Regione nel 2018. È evidente e attuale la necessità di contenimento dei costi di funzionamento, ribadita tra l’altro nel Piano di revisione delle società partecipate deliberato dalla giunta regionale il 30 dicembre 2019. Com’è possibile – si chiede Sunseri – vista l’incidenza dei costi del personale sul bilancio societario, che la Sis abbia stipulato diversi contratti di tirocinio retribuito? Com’è possibile che addirittura sia stato affidato il delicatissimo compito di responsabile anticorruzione a uno stagista, con una nomina del 28 febbraio? Sulla razionalizzazione delle spese e sugli incarichi interni il presidente della Regione, Musumeci e gli assessori competenti dovranno darci risposte chiare”, conclude il deputato M5S.