Autismo, Marano (M5S): “Regione garantisca erogazione servizi essenziali anche a domicilio”
La deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Jose Marano lancia l’allarme sulla condizione delle persone autistiche presentando una interrogazione sul tema della loro assistenza in questo particolare momento.
Sono migliaia le famiglie siciliane che non hanno una assistenza specifica e l’esponente pentastellata ha raccolto il loro grido di dolore proponendo al governo regionale di garantire i servizi essenziali anche a domicilio, nel rispetto delle previste misure di contenimento del virus, come previsto in caso di chiusura dei centri diurni per disabili.
“In un momento del genere – spiega Marano – non possiamo lasciare indietro le persone affette da disabilità. È inconcepibile come ancora la Regione non abbia fatto fronte alle tante esigenze di migliaia di siciliani che si sentono abbandonati dalle istituzioni e che rischiano un progressivo peggioramento delle loro condizioni se non adeguatamente supportati dal sistema sanitario”.
“Oggi, tra l’altro, ricorre la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo e in questa particolare occasione voglio invitare pubblicamente il presidente Musumeci e l’assessore alla Salute Razza a predisporre un intervento immediato. Intervento già richiesto dalle associazioni che hanno anche scritto al governo della Regione senza ricevere alcuna risposta. Non basta Illuminare di blu palazzo Reale, come annunciato dal presidente dell’Ars Miccichè. Per segnare la vicinanza delle Istituzioni a queste famiglie servono misure concrete”.
“Quindi – spiega la deputata – serve erogare i servizi minimi fondamentali, organizzare una task force con un numero verde dedicato alle famiglie e istituire una speciale unità per l’assistenza domiciliare per le persone che frequentano i centri diurni per disabili, utilizzando ovviamente tutti gli accorgimenti necessari per evitare la diffusione del contagio da covid19. In una patologia come l’autismo questa reclusione forzata, se non adeguatamente seguita da esperti e da una continuità di cure, potrebbe portare a un graduale peggioramento con conseguenze rilevanti per il paziente e per le stesse famiglie. Non possiamo permetterlo. Infine – conclude Marano – ho chiesto se siano stati previsti appositi protocolli sanitari per le persone con disabilità, specie non collaboranti, in caso di contagio e se vi siano percorsi differenziati per i diversamente abili negli ospedali”.