“Nel tentativo di dare rassicurazioni, l’assessore regionale del Lavoro, Scavone, ha invece confermato che la Regione è ancora in alto mare per quanto riguarda l’erogazione della cassa integrazione ai 136.706 lavoratori delle 37.277 aziende che ne hanno fatto richiesta. La procedura, dal nostro punto di vista, si intende completa solo quando i siciliani avranno i soldi nel proprio conto corrente. Al ritmo annunciato da Scavone, di circa 2.500 pratiche al giorno e sperando che siano stati veramente allineati i flussi informatizzati pdf/xml per il trasferimento dei dati all’Inps e considerati i necessari passaggi successivi con le aziende, stimiamo che saranno necessarie ancora alcune settimane prima che ai lavoratori arrivino i soldi. La Regione è partita in ritardo e ha perso altro tempo per strada. Ripetiamo: per accorciare i tempi va aumentato il personale per la gestione delle pratiche, anche attingendo agli ex sportellisti. Si istituisca immediatamente una task force, prendendo personale dagli altri dipartimenti”.
Lo dichiarano Nuccio Di Paola, Roberta Schillaci, Giovanni Di Caro e Ketty Damante, deputati regionali del Movimento 5 Stelle e componenti della commissione Cultura, formazione e lavoro, insieme al collega deputato Antonio De Luca, che venerdi era già intervenuto sulla questione, presentando un’interrogazione all’Ars.
“Non ci sono scusanti per un ritardo annunciato – aggiungono i deputati – che causerà forti ripercussioni per le economie familiari di tantissimi siciliani. Gli uffici regionali non potevano non conoscere sin dall’inizio i numeri delle pratiche da lavorare. Dal 25 marzo, data di conclusione dell’accordo sindacale, cosa è stato fatto? In Cina in 10 giorni hanno costruito un ospedale e in Sicilia ci sono voluti 14 giorni per realizzare una piattaforma e da allora a oggi il nulla. Altri 14 giorni per rendere operativi (si spera) i Centri per l’impiego. Seguendo il ragionamento dell’assessore Scavone, se tutto filerà liscio e non vi saranno nuovi intoppi con il personale a disposizione, ai 140 impiegati per esitare le oltre 37.000 domande sinora presentate occorreranno non meno di 15 giorni per trasmettere tutti i decreti all’Inps e metterlo in condizione di effettuare i pagamenti. Tutto questo ritardo è inaccettabile, i siciliani ne chiederanno conto e ragione”, concludono i deputati.
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