I deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Valentina Zafarana e Giovanni Di Caro, chiedono al governo regionale di applicare ai lavoratori Asu e Pip le misure del decreto Cura Italia (DL 18/2020). “Ci troviamo di fronte a una grossa disparità tra lavoratori: gli enti che utilizzano questo personale – riferiscono i deputati – e che hanno interrotto le prestazioni lavorative per via dell’emergenza Coronavirus, stanno tenendo conto delle ore non lavorate per il successivo recupero, una volta cessata l’emergenza. Questo secondo quanto disposto dal Dipartimento regionale del lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative. Tuttavia, questa soluzione del recupero delle ore non lavorate appare difforme rispetto a quanto previsto dall’art. 87 comma 3 del DL 18/2020 e comporta una grave disparità di trattamento dei lavoratori, di fatto vanificando la ratio di tutela. Infatti secondo la norma citata, le amministrazioni possono avvalersi di ferie pregresse, del congedo, della banca ore, della rotazione e di altri analoghi istituti, nel rispetto della contrattazione collettiva e possono anche motivatamente esentare il personale dal servizio. I periodo di esenzione dal servizio dovrebbe costituire servizio prestato a tutti gli effetti di legge ed è questa la soluzione che andava preferita e che chiediamo di attivare presso gli enti utilizzatori, essendo tra l’altro l’esenzione del servizio certamente non imputabile al lavoratore”. Sul tema, Zafarana ha presentato un’interrogazione al governo in cui si chiede per quale ragione non sia stata applicato il DL 18/2020 ad Asu e Pip.
Disparità per Asu ed ex Pip, Zafarana e Di Caro (M5S): “Diritti dei lavoratori violati anche in piena emergenza covid-19”
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