Interrogazione di Ciancio: “Divieto immotivato, operatori penalizzati. Nel resto d’Italia è permesso”. Palmeri: “Danneggiata vita sociale ed economica senza ridurre il rischio”.
“Consentire agli esercizi commerciali che producono e vendono prodotti alimentari di effettuare il servizio di consegna a domicilio la domenica e i festivi”: lo chiede la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio, che ha presentato un’interrogazione urgente all’Ars. Nei giorni scorsi anche i colleghi deputati Di Caro, Marano e Palmeri erano intervenuti sul tema con analoghe richieste.
Ciancio evidenzia come “moltissimi titolari di attività sono allarmati dal perdurare del divieto di consegna a domicilio. La consegna invece produce vantaggi sia economici che sanitari, perché evita gli assembramenti o gli assalti ai supermercati. Per questo non si capisce la logica delle ultime ordinanze del presidente della Regione, che hanno l’effetto combinato di penalizzare immotivatamente e inutilmente bar, ristoranti, pasticcerie, pizzerie e paninerie, mentre nel resto del territorio nazionale continua ad essere permessa la consegna a domicilio in tutti i giorni della settimana”.
“La consegna a domicilio – prosegue la deputata – in questo momento storico produce solo dei vantaggi, sia per gli esercenti che per i cittadini. Al contrario, vietarlo nei giorni di maggior gettito è inutile e controproducente, oltre ad avvantaggiare solo la grande distribuzione. Permettere una deroga all’ordinanza e dare la facoltà a queste attività di svolgere il proprio lavoro la domenica e i festivi è un atto di buon senso. Per questo esortiamo il presidente della Regione e l’assessore Turano a non rimanere sordi davanti alle legittime richieste di migliaia di lavoratori che chiedono solo strumenti per sopravvivere in questa difficilissima fase”.
“È urgente e necessario – aggiunge la deputata regionale Valentina Palmeri – rivedere questa decisione e regolamentare le consegne a domicilio per garantire la sicurezza pubblica, come ho già chiesto attraverso una mozione. Le misure prese dal Governo nazionale e riprese dalla Regione stanno funzionando, ma confermare una misura che danneggia la vita sociale ed economica, come il blocco delle consegne a domicilio la domenica, senza che l’applicazione comporti una riduzione in qualche modo significativa del rischio, è pericoloso per la tenuta del rispetto stesso delle norme di prevenzione, che i siciliani mirabilmente hanno rispettato”.