Dai 100 milioni di i prestiti alle famiglie, ai 300 milioni ai Comuni siciliani, dai 150 milioni di prestiti alle aziende ai 30 milioni previsti per le imprese artigiane, dai 50 milioni per le imprese agricole ai 70 milioni per i bonus alimentari, fino al bonus bollo auto sparito.I deputati del Movimento 5 stelle all’Ars hanno ricordato oggi con questi ed altri cartelli le tante promesse mancate di questo governo, contenute in una finanziaria “di cui finora non si è visto un solo euro”. “Ci sarebbe piaciuto – afferma il capogruppo Giorgio Pasqua – potere portare in un dibattito le nostre ragioni e quelle dei siciliani che rappresentiamo, ma il governo ha preferito operare in altro modo, negando una discussione che sarebbe stata sacrosanta. Speriamo che torni sui propri passi e ci permetta in seguito di parlare di questa finanziaria che doveva essere d’emergenza e che si è invece rivelata un fallimento, come noi avevamo abbondantemente preannunciato, visto che era stata costruita con i soldi del Monopoli”.“Finora – conclude Pasqua- il governo ha prodotto solo chiacchiere, peccato che di queste, imprese e famiglie non sanno proprio che farsene”
“La Commissione Europea – afferma Luigi Sunseri – attende dal marzo/aprile (cioè da quando sono stati approvati i regolamenti UE n. 460/2020 e n. 558/2020) una proposta di riprogrammazione post covid-19, peraltro piú volte sollecitata informalmente da Bruxelles. Inoltre, visto che la spesa è ammissibile dal primo di febbraio le misure anti covid-19 potevano già essere lanciate nei mesi scorsi in attesa della successiva notifica alla Commissione della proposta di riprogrammazione. Senza dover far attendere ai siciliani tutti questi mesi. Non occorreva essere dei geni, bastava seguire l’esempio di Puglia, Campania e altre regioni. I bandi e tutte le misure post covid-19 potevano già essere adottati da tempo perché la data di ammissibilità della spesa è retroattiva”.