Investire sugli ‘open data’ per consentire a tutti di accedere a informazioni poco chiare, irraggiungibili o nascoste nei meandri dei siti della pubblica amministrazione. É questo, in sintesi, il cuore di un ordine del giorno del M5S, accolto ieri dal governo regionale in coda alla seduta d’aula sulla legge finanziaria.
“Attualmente – afferma Roberta Schillaci, prima firmataria dell’odg – sono troppi i dati chiusi dentro file inaccessibili o seminascosti nei siti web della pubblica amministrazione, cosa che di fatto li rende inutilizzabili alla collettività. Bisogna invertire la rotta, e l’ordine del giorno che ho presentato mira a questo. Liberare tutti i dati, ma soprattutto quelli legati all’emergenza Covid, sarebbe non solo il premio ad una battaglia di civiltà, ma un potente strumento per combattere la pandemia”.
“A livello nazionale – continua Schillaci – già da novembre è in corso una campagna su dati-bene comune, che vede impegnate 160 organizzazioni, testate giornalistiche e oltre 30 parlamentari, tra cui i 5stelle Rossini e Carabetta. Open data Sicilia e On data avevano già lo scorso anno offerto al presidente Musumeci il loro supporto gratuito, non comprendiamo come mai non abbia accettato, specie se si considera la difficoltà incontrate dalla Regione ad utilizzare correttamente la piattaforma. Oggi, probabilmente, non ci troveremmo ad affrontare l’ennesimo scandalo che ha investito la sanità, uno dei settori, da sempre, più vulnerabili della Regione”.