I deputati 5 stelle Trizzino e Siragusa hanno chiesto sul tema un’audizione all’Ars. “Vertici della municipalizzata e amministratori chiariscano se quanto fatturato nella bolletta dell’acqua corrispondeva ad un servizio effettivamente erogato”.
“La vicenda dell’Amap è a dir poco scandalosa. Apprendiamo che l’azienda municipalizzata avrebbe sversato in mare in un solo anno migliaia di tonnellate di fango dal depuratore di Acqua dei Corsari, senza contare quelli scaricati in acqua dagli impianti di Balestrate e Carini. Ci auguriamo che la magistratura vada a fondo alla vicenda e punisca in modo esemplare gli eventuali colpevoli. A questo punto, però, una domanda sorge spontanea: se gli impianti non funzionavano, o funzionavano malissimo, le depurazione dei reflui che decine di migliaia di utenti pagavano e continuano a pagare in bolletta veniva fatta? E se non veniva fatta perché veniva addebitata in bolletta? Su questo tema non siamo disposti a fare sconti a nessuno, vogliamo risposte precise ed eventualmente, si proceda coi doverosi rimborsi”.
Lo affermano i deputati regionali del M5S all’Ars Giampiero Trizzino e Salvatore Siragusa che per chiarire la vicenda hanno chiesto al presidente della IV commissione dell’Ars Giusi Savarino di convocare in audizione l’assessore regionale all’Energia Baglieri, la presidenza dell’Amap e il sindaco della città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando.
“Vogliamo capire – dicono i due deputati – quanti e quali utenze afferivano ai depuratori sotto accusa. Poi decideremo quali azioni fare. A Caltanissetta anni fa grazie ad un’azione fatta dal Movimento 5 Stelle locale, Caltacqua diede il via ai rimborsi ai cittadini che non usufruivano del servizio di depurazione. Crediamo che ci siano le condizioni perché ciò avvenga anche a Palermo”.