“Se vero quanto riferito da Montante nel corso del processo d’appello a suo carico, sarebbe di una gravità inaudita: da presidente della Regione in carica, Musumeci avrebbe chiesto all’ex presidente di Confindustria, già indagato per concorso in associazione mafiosa, cosa fare e quali attività di sviluppo portare avanti. Lo stesso dicasi per il vicepresidente Armao. Musumeci e Armao vengano a riferire in aula, ma dubitiamo che il presidente lo farà. I fatti dicono che il suo rispetto per il parlamento siciliano, dove non si vede da tempo, è direttamente proporzionale ai risultati raggiunti dal suo disastroso esecutivo, cioè molto prossimo allo zero”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Giovanni Di Caro.
“Ci auguriamo – conclude Di Caro – che Musumeci quantomeno spieghi ai siciliani. Ma anche a questo crediamo poco. La sua pratica di eclissarsi davanti ad argomenti scomodi è ormai ampiamente sperimentata e rodata. I siciliani, ad esempio, aspettano ancora di sapere se anche lui, come grandissima parte dei deputati regionali, tranne quelli del Movimento 5 Stelle, si è aumentato, in piena pandemia, pensione e liquidazione. Glielo abbiamo chiesto decine di volte, ma a questa domanda ha sempre fatto seguito il silenzio assoluto”.