“Per le assunzioni di psicologi e psicoterapeuti all’Asp di Messina per l’emergenza Covid sarebbero state seguite procedure che appaiono poco trasparenti e difformi da quanto richiesto dall’assessorato regionale della Sanità. È una vicenda nella quale è doveroso fare piena luce, nell’interesse della collettività che rappresento. Per questo ho chiesto la trasmissione degli atti alla commissione regionale Antimafia”.
Lo afferma il deputato 5 stelle, componente della commissione Antimafia di palazzo dei Normanni, Antonio De Luca.
“In soldoni – racconta De Luca – l’Asp di Messina, secondo le disposizioni dell’assessorato, avrebbe dovuto operare i reclutamenti di questi professionisti attenendosi ad un elenco stilato dal Policlinico, redatto in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande attraverso la piattaforma telematica universitaria. L’Asp di Messina, invece, anziché seguire l’ordine della lista redatta dal Policlinico, avrebbe mandato delle e-mail, con cui richiedeva la disponibilità all’incarico, a tutti i candidati inseriti in elenco dal Policlinico, prescindendo dall’ordine, creando così un elenco autonomo, redatto in base alla velocità con cui i professionisti avevano risposto all’e-mail. Praticamente si sarebbe passati dal ‘click day’ dell’assessorato all’ ‘e-mail day’ dell’Asp”.
“ L’Asp – commenta il deputato – avrebbe creato così un sistema che nella migliore delle ipotesi, avrebbe favorito coloro che, aprendo l’e mail per fatti propri sono stati più lenti a rispondere a una mail non annunciata. A differenza del click day, programmato in un giorno prestabilito, infatti l’email era tutt’altro che attesa e avrebbe potuto cogliere di sorpresa, penalizzandoli, coloro che si trovavano in migliore posizione nell’elenco del Policlinico. Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe anche essersi innescato un agevole meccanismo che potrebbe aver favorito il furbetto di turno”.
“Non è accettabile – afferma De Luca – che una pubblica amministrazione adotti per la selezione di personale criteri arbitrari, poco trasparenti e per di più difformi dai provvedimenti emanati dall’autorità superiore, in questo caso l’assessorato. Su questa vicenda sono determinato ad andare a fondo per verificare che non siano stati calpestati i diritti di validi professionisti e per tale motivo ho richiesto la trasmissione delle due liste “.