“Governo in colpevole ritardo su programmazione ed interventi”.È questo, in sostanza, il filo rosso che ha legato oggi in aula gli interventi dei deputati del M5S Giampiero Trizzino, Gianina Ciancio, Luigi Sunseri e Roberta Schillaci, nel corso del dibattito sugli incendi, chiesto dallo stesso Movimento.
“Non è cambiato nulla da quando Musumeci, da deputato, nel 2017 denunciava inefficienze del governo Crocetta che oggi ci sono ancora”, ha affermato Sunseri, che ha sottolineato “la gestione fallimentare di un governo che non è stato in grado in affrontare degnamente una vicenda che è criminale ma anche di mancata gestione”.
Per Trizzino “Il M5S è disposto a lavorare su un ddl che metta al centro il patrimonio boschivo e allo stesso tempo valorizzi le risorse umane che sono chiamate a proteggerlo. La strada è una sola: ci vuole un corpo forestale di almeno 3000 uomini a disposizione e una classe di operai forestali presenti a tempo pieno sul territorio”.
Schillaci ha sottolineato la mancata tempestività degli interventi di spegnimento per l’assenza di coordinamento. “Va creato – ha detto – un coordinamento di prossimità. È inammissibile che, come è successo nelle Madonie, che il via per gli interventi debba arrivare da Palermo”.
“Dopo 4 estati, dopo 4 emergenze, dopo un’infinità di ettari andati in fiamme – ha detto Ciancio – il governo Musumeci si comporta come se si fosse appena insediato, nonostante le nostre denunce. Un esempio? Nel 2019 ho presentato una mozione per impegnare il governo regionale ad intervenire (con nomina di un commissario) laddove i Comuni non abbiano approvato il cosiddetto catasto dei soprassuoli già percorsi dal fuoco; ma dopo due anni è tutto fermo. La prevenzione è l’unico modo per fronteggiare il problema”.