Lo strumento, previsto dalla legge regionale a firma della deputata 5 stelle approvata dall’Ars a luglio dello scorso anno, non è ancora partito. “Un ritardo – dice la parlamentare – che si aggiunge alle gravi difficoltà organizzative in cui vengono a trovarsi le associazioni antiviolenza”-
“Contrasto alla violenza di genere, gli strumenti ci sono, ma, come spesso succede, restano purtroppo sulla carta, la Regione cerchi di recuperare il ritardo”.
L’appello è della deputata del M5S all’Ars Valentina Zafarana, che lamenta il mancato avvio, dopo oltre un anno, della “Cabina di regia per il contrasto alla violenza di genere”, istituita a luglio 2020 dalla legge regionale a sua firma, con il compito di coordinare tutti i soggetti impegnati nel contrasto alla violenza di genere. Questo strumento, che potrebbe rivelarsi fondamentale per la prevenzione e l’attivazione coordinata da parte delle istituzioni (case di accoglienza, prefetture, Aziende ospedaliere) di interventi immediati a tutela delle donne vittime di violenza, è stato chiesto a gran voce da operatori del settore e istituzioni preposte, in modo da mettere ordine e definire processi certi e, soprattutto, veloci.
“Dopo più di un anno- spiega Zafarana – la nomina dei componenti della Cabina di Regia, prevista dai commi 4 e 5 dell’art.1 della legge regionale 14/2020, resta ancora impantanata nei meandri della burocrazia regionale. A seguito delle continue segnalazioni delle associazioni presenti sul territori, mi sono attivata, già lo scorso anno, per trovare soluzioni operative recependo gli input di coloro che offrono soccorso e cura alle donne che subiscono episodi di violenza di genere. Le stesse associazioni, oggi, mi chiedono come sia possibile che la Regione abbia in mano uno strumento così potente per il raggiungimento di obiettivi importanti di coordinamento e lo tenga nel cassetto, mostrando un’inerzia ingiustificata. Ogni giorno mi informano di difficoltà nel gestire casi evidentemente delicati e per i quali sono necessari interventi tempestivi. Ovviamente, però, per poter agire nel minor tempo possibile, è necessario che tutte le istituzioni sappiano perfettamente cosa fare e come farlo, ed è proprio questo il compito della Cabina di Regia, incardinata presso l’assessorato della Famiglia delle politiche sociali e del lavoro, senza la quale ad oggi è tutto molto complicato e farraginoso”.
“Proprio per questo – continua Zafarana – ho contattato la dirigenza dell’assessorato alle politiche sociali chiedendo di accelerare il processo, essendo fra l’altro scaduti abbondantemente i termini previsti dalla legge. Mi è stato riferito che i relativi decreti sono già stati sottoposti all’attenzione dell’assessore Scavone, ma continuerò a fare pressioni affinché venga recuperato il tempo perduto, anche in riferimento all’applicazione delle misure previste dagli articoli 2 e 3, cioè il sostegno economico agli orfani per crimini domestici e le riserve nei fondi destinati alle politiche attive del lavoro per le donne che hanno subito violenza domestica”.
“Ritardare l’utilizzo – conclude la deputata – di strumenti di concertazione efficaci e, soprattutto, già disponibili per l’amministrazione, rappresenta una grave mancanza cui bisogna porre rimedio nel più breve tempo possibile”