Procedure contraddittorie per ottenere i fondi, nessuna risposta all’interrogazione che il deputato regionale 5 Stelle presentò un mese fa all’assessore Scilla. Intanto nel Siracusano un’altra alluvione ha sommerso le piante di agrumi, destinate a perdere i frutti.
“La Regione deve rivedere le assurde procedure per l’assegnazione dei risarcimenti agli agricoltori in difficoltà a causa del maltempo. Mentre gli imprenditori aspettano ancora i fondi del 2018, si ritrovano nuovamente in ginocchio dopo la recente alluvione che ha colpito in particolare il territorio di Lentini, nel Siracusano. Raccolgo quotidianamente il grido di disperazione di chi, dopo ripetuti danni alle produzioni e senza fondi per ripartire, potrebbe vedersi costretto ad abbandonare l’attività”.
Lo dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Pasqua, che evidenzia come “il maltempo di questi giorni ha determinato la perdita di quasi tutto il raccolto che nei prossimi mesi sarebbe dovuto arrivare nelle tavole delle case del Nord Italia. Le piante di agrumi sono destinate a perdere tutti i frutti e a morire per attacchi di funghi e marcatura della base, perché le radici sono sommerse d’acqua”.
“L’identica cosa – ricorda Pasqua – era successa nell’ottobre del 2018 e gli alberi furono estirpati e sostituiti da piante giovani, che avrebbero dato frutto solo dal terzo o quarto anno successivo. Nei primi mesi del 2019 furono stanziate delle somme da parte del Governo nazionale per dare a questi agrumicoltori un minimo di aiuto e sostegno per ripartire. Somme affidate alla Regione e alla Protezione civile regionale, che predispose i criteri per la ripartizione. Dopo le richieste degli imprenditori, corredate da perizie asseverate degli agronomi, a febbraio del 2021 (due anni e 4 mesi dall’evento) viene pubblicato l’elenco delle istanze ammesse, e si scoprono le incongruenze. Quella più eclatante riguarda la decisione di concedere agli agrumicoltori che avevano stipulato polizza assicurativa, per la copertura da danni da alluvione, il 100% del contributo e di concedere a quelli che non avevano stipulato polizza soltanto il 50%: una logica insensata, da parte di uffici che applicano esattamente al contrario i criteri che avevano stabilito. Su questo controsenso e su altri problemi, lo scorso 11 settembre ho interrogato l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla. Ad oggi nessuna risposta. Forse ha preferito dedicarsi alla kermesse politica del proprio partito anziché ai drammi che vivono gli agrumicoltori? Inoltre: dobbiamo prepararci a ripetere la stessa storia con i prossimi risarcimenti? Le imprese non possono subire una doppia alluvione, quella della pioggia e quella della burocrazia regionale”, conclude Pasqua.