Numerose le difficoltà occupazionali, nonostante la legge preveda obblighi precisi per il settore pubblico e privato. Chiesta audizione dell’assessore Scavone, del dirigente Sciacca e delle parti sindacali, per approfondire il tema e spingere per l’utilizzo di strumenti e risorse del fondo nazionale.
Per i disabili il lavoro non arriva mai, nonostante le assunzioni siano dovute per legge. Adesso la questione riparte dalla commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars, cui appartiene la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, che ha chiesto un’audizione sul tema.
“I disabili in età lavorativa – spiega Schillaci – regolarmente iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio, secondo legge n. 68/1999, segnalano difficoltà d’inserimento nel mercato del lavoro, sia in quello privato soggetto all’obbligo di assunzione, sia, soprattutto, nei confronti degli enti pubblici dove anno dopo anno emergono determinate quote di scopertura. Bisogna garantire a queste persone inserimento e integrazione nel mondo del lavoro, utilizzando strumenti e formazione adeguati e soprattutto sfruttando le risorse del fondo nazionale destinato a tali categorie protette. Non si capisce perché nella nostra regione non vi sia stata ancora la dovuta attenzione per incentivare il lavoro delle persone svantaggiate, con quella parità di trattamento che la società e il progresso impongono”.
La deputata Schillaci ha chiesto che vengano sentiti in audizione l’assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali ed il lavoro, Antonio Scavone, il dirigente del dipartimento del Lavoro, Gaetano Sciacca, il presidente First, Maurizio Benincasa, il direttore dell’Osservatorio diritti scuola, Leonardo Alagna insieme ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e i Cobas.