I contratti del personale ex Aras all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia scadranno il 31 dicembre. Oggi audizione all’Ars, necessaria una norma per prorogare la durata del servizio.
“Le aziende zootecniche rischiano di restare prive dei servizi di supporto svolti dall’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia. I 28 controllori zootecnici e i 6 amministrativi che si occupano di questa attività hanno infatti il contratto in scadenza alla fine di quest’anno. In mancanza del personale necessario, si rischia la paralisi dei servizi di rilevazione dei dati finalizzati all’autocontrollo dell’impresa e al miglioramento delle performances produttive e riproduttive degli animali. Attività svolte dall’Istituto zootecnico, di cui le aziende si avvantaggiano con un importante risparmio sui costi”.
A evidenziare il problema è Luigi Sunseri, deputato regionale del Movimento 5 Stelle, che ha richiesto in commissione Attività produttive l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Antonino Scilla. Durante l’incontro, che si è svolto oggi, sono state discusse le criticità legate ai controlli funzionali e all’assistenza tecnica in favore degli allevatori siciliani, nonché i ritardi sui trasferimenti delle risorse ministeriali del programma dei controlli all’Istituto Zootecnico.
“Per questi servizi – spiega Sunseri – il ministero dell’Agricoltura stanzia annualmente notevoli risorse. Spesso, però, a causa dei ritardi imputabili all’inefficienza degli uffici regionali, ed in particolare al dipartimento dell’Agricoltura, arrivano con eccessivo ritardo e che, peraltro, se non spese nel modo corretto, ritornano indietro. Un vero peccato, questo, soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti legati ai fondi del Pnrr per le risorse irrigue. L’intero sistema – ricorda il deputato M5S – è stato faticosamente rimesso in piedi dal 2019, dopo il fallimento dell’Aras nel 2017, grazie alla collaborazione virtuosa tra l’Aia (Associazione Italiana Allevatori), l’Istituto Zootecnico e l’Università di Palermo. Oggi si rischia però di ritornare al 2017. Per garantire la continuità del servizio reso agli allevatori, serve con urgenza una norma per affrontare l’imminente scadenza contrattuale degli operatori”, esorta Sunseri.