“Non possiamo ancora escludere del tutto che vi siano state delle irregolarità nella Fondazione orchestra sinfonica siciliana (Foss) anche sotto la gestione del commissario Nicola Tarantino. Aspettiamo che l’assessore Messina riferisca in commissione e auspichiamo un supplemento di indagini da parte degli stessi ispettori che già conoscono le vicende. Ribadiamo però che l’unica via per restituire trasparenza ed efficienza all’ente è ripristinare il consiglio di amministrazione”.
Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, Roberta Schillaci e Giovanni Di Caro, componenti della commissione Cultura, formazione e lavoro all’Ars.
“Gli ispettori hanno ritenuto di dover trasmettere alcuni documenti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti: questo è già un campanello di allarme e da parte nostra – afferma Schillaci – chiederemo formalmente l’accesso agli atti, in particolare per verificare in che modo siano stati contrattualizzati tre orchestrali della Foss all’esito delle sentenze giudiziarie di diverso grado che li hanno riguardati. Di tali contratti stipulati, mancherebbe l’indicazione della copertura finanziaria e la documentazione non è stata trasmessa in maniera completa agli ispettori, come loro stessi scrivono nella relazione. Inoltre, chiediamo che il lavoro degli ispettori venga allargato coprendo tutta la gestione dell’attuale commissario”.
“Appare molto strano – aggiunge Di Caro – che il commissario rassegnò le proprie dimissioni il 18 gennaio 2022 (perché il 18 gennaio si era insediato il Collegio straordinario) per poi ritirarle su richiesta dell’assessore Messina. Allo stesso modo, è inaccettabile che Tarantino abbia approvato la pianta organica dei tecnici e degli amministrativi nonostante la lista di criticità evidenziate dalle parti sindacali. Questi atti vanno verificati”.