Il deputato 5 Stelle Trizzino: “Non solo incendi boschivi, le funzioni sono numerose ma il Corpo ha un organico sottodimensionato. Bisogna ridisegnare struttura e compiti per assicurare la tutela del patrimonio naturale di cui la Sicilia ha bisogno”
Restituire valore al Corpo forestale siciliano, ridisegnandone funzioni e compiti: questo l’obiettivo del disegno di legge di riordino del settore, promosso dal deputato regionale Giampiero Trizzino e annunciato ieri nel corso di un convegno svoltosi in Sala gialla all’Ars, organizzato da Michele Lonzi, ex comandante del Corpo forestale.
“Il Movimento 5 Stelle – spiega Trizzino – depositerà nei prossimi giorni un disegno di legge di riordino dell’intera materia legata al Corpo forestale regionale. Partendo dalla legge istitutiva del 1972, se ne ridisegnano struttura e compiti. Spesso si dimentica che il Corpo forestale assolve numerose ulteriori funzioni oltre a quella specifica della prevenzione e lotta agli incendi boschivi, tra queste, il contrasto allo smaltimento illecito dei rifiuti e all’immissione di inquinanti nell’ambiente naturale, al taglio abusivo degli alberi, al bracconaggio o ancora alla speculazione edilizia. Tutte queste funzioni, in una parola, rappresentano la tutela del patrimonio faunistico e naturalistico e in una Regione come quella siciliana, con la più alta percentuale di territorio sottoposto a tutela ambientale, oltre il 23%. Purtroppo, il Corpo forestale siciliano paga una condizione di forte disagio legata al sottodimensionamento del suo organico, che nei fatti vanifica la possibilità di svolgere adeguatamente le funzioni cui è preposto”.
“La nostra intenzione – aggiunge Trizzino – è razionalizzare compiti, funzioni e responsabilità, in un contesto che è fortemente mutato anche rispetto alle nuove attribuzioni in materia di tutela ambientale che sono state introdotte da numerose direttive comunitarie e da leggi nazionali e regionali. Il disegno di legge prevede una dipendenza gerarchica e funzionale dalla Presidenza della Regione e disciplina il personale, l’accesso alle qualifiche, i concorsi, la formazione e l’aggiornamento. Naturalmente il testo vuole essere una base di partenza per la riforma organica del settore, ma occorre condividere l’intero percorso con gli addetti ai lavori. Per questo – anticipa il deputato 5 Stelle – nei prossimi giorni apriremo un dibattito per coinvolgere istituzioni, associazioni rappresentative di interessi diffusi e stakeholder al fine di acquisire informazioni e successivamente, dopo averle elaborate, depositeremo il disegno di legge”.
“Siamo consapevoli di essere alla fine della Legislatura – conclude Trizzino – ma questo non deve impedirci di iniziare a discutere di riforme importanti, anche perché il regolamento dell’Assemblea regionale ci consente di potere riprendere con maggiore celerità testi già incardinati. Dunque il lavoro che possiamo iniziare oggi, lo ritroveremo già pronto non appena si insedieranno i prossimi deputati”.
“Il Corpo forestale della Regione Siciliana – aggiunge Michele Lonzi, ex comandante del Corpo, che ha dato un contributo determinante per la formulazione del disegno di legge – deve essere rilanciato nei compiti, nelle funzioni e nella pianta organica, ormai ridotta al lumicino. Lo dico a ragion veduta, oggi che ricorrono i cinquant’anni dalla sua costituzione ed in forza della stessa legge che sopprimendo il Corpo forestale dello Stato rilancia i Corpi forestali delle Province e Regioni autonome, auspicando la nascita di un coordinamento per una sempre migliore funzione di tutela e controllo del territorio contro ogni forma di aggressione”.