“Probabilmente per il caso Polizzi non sarebbe cambiato nulla, ma sicuramente rendere pubblici i certificati penali e i curricula dei candidati anche sul sito istituzionale dei Comuni, come previsto dalla Spazzacorrotti, legge nazionale fortemente voluta dal M5S e da Alfonso Bonafede, sarebbe stato una garanzia in più e un segnale di grande trasparenza nei confronti dei cittadini. L’Assessorato alle Autonomie locali, da un lato dice che la norma non si applica, dall’altro non ha fatto nulla per far sì che la si recepisse, nonostante un nostro disegno di legge, che puntava in quella direzione, faccia da tempo le ragnatele in prima commissione all’Ars”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Nuccio Di Paola.
“Non basta – dice Di Paola – fare vuoti proclami contro la mafia e farsi i gargarismi con paroloni come legalità ed etica, quando poi di concreto non si fa completamente nulla per mettere tutto in pratica. Il risultato è che la Spazzacorrotti è operativa quasi in tutta Italia, tranne che in Sicilia, dove, a causa di una interpretazione a dir poco discutibile della norma da parte dell’amministrazione regionale, il governo ha deciso che non si applica. Musumeci faccia qualcosa di concreto contro il malaffare: se ritiene che sia necessario un recepimento formale, in questa coda di legislatura porti in aula la nostra legge e ci consenta di rendere operativa questa norma di trasparenza anche in Sicilia”.
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