Pulito, riqualificato e dotato di nuovi arredi urbani e giochi per bambini il parco Madre Teresa di Calcutta di Catania. Il capoluogo etneo si arricchisce di un nuovo polmone urbano con spazio ludico per i più piccoli grazie ai portavoce del Movimento 5 Stelle che, con la restituzione delle proprie indennità, hanno acquistato giochi e permesso la riqualificazione dell’area. Nel tardo pomeriggio di ieri infatti, è stata formalmente inaugurata la nuova area giochi in via Eleonora D’Angiò, praticamente a pochi passi dalla sede del Movimento 5 Stelle di Catania. Decine i bambini con le proprie famiglie hanno già dalle scorse ore iniziato ad utilizzare le nuove strutture in un’area finalmente fruibile e pulita dai rifiuti e dalle sterpaglie. Presenti all’inaugurazione numerosi portavoce del Movimento 5 Stelle a vari livelli istituzionali.
“Abbiamo deciso – spiegano i deputati ARS Gianina Ciancio, Jose Marano, Ketty Damante e Luigi Sunseri – di restituire alla cittadinanza e soprattutto ai più piccoli un’area che da tempo versava in uno stato di degrado e abbandono. Si tratta di un segnale concreto di vicinanza del Movimento 5 Stelle alla città di Catania, dato che il parco si trova a pochi passi dalla nostra sede. Come ormai è ben noto, con le nostre indennità da portavoce nelle istituzioni stiamo finanziando parchi, aree inclusive, e altre opere di riqualificazione urbana, sportiva e culturale nelle città”.
Il parco Madre Teresa di Calcutta è l’ennesimo progetto finanziato con le restituzioni di parte degli stipendi dei deputati del gruppo M5S all’Ars e dell’Associazione Movimento 5 Stelle Sicilia presieduto da Stefania Campo che, da quando è approdato a palazzo dei Normanni, ha restituito oltre 6 milioni di euro, che hanno permesso di realizzare numerose opere di pubblico interesse, che vanno dalla ormai nota “trazzera” di Caltavuturo che ha ricucito la sicilia dopo il crollo del viadotto Himera sulla A19, al parco letterario di Porto Empedocle, alle borse di studio per atleti disabili, alle dotazioni sanitarie per le aziende ospedaliere o alle donazioni alla protezione civile nel periodo più critico della pandemia.