La fallimentare gestione dei fondi europei per i tirocini formativi dell’Avviso 22 sbarca in Europa. Sulla questione, la capodelegazione del M5S al parlamento europeo, Tiziana Beghin, ha predisposto una interrogazione alla Commissione europea per fare piena luce “sull’uso non corretto dei fondi europei… per capire se ciò non configuri una violazione delle normativa comunitaria”
“Che la gestione dei fondi europei fatta dal governo Musumeci per i tirocini dell’Avviso 22 sia stata fallimentare – afferma Roberta Schillaci del M5S – lo dicono i fatti e io, personalmente, lo denuncio da tempo. Ad oggi 300 persone non sono state ancora pagate a distanza di 3 anni, mentre solo il 10 per cento di coloro che hanno preso parte ai tirocini sono stati assunti dalle aziende presso cui hanno lavorato.
“Questo sistema – affermano Schillaci e il referente siciliano del M5S, Nuccio Di Paola – va completamente riformato, Schifani non faccia gli stessi sbagli di Musumeci. Per una volta in Sicilia si faccia tesoro degli errori commessi”.
“Questi tirocini – aggiunge Schillaci – sono risultati delle beffe per le persone che ne hanno usufruito, perché spesso i tirocinanti hanno affrontato anche delle spese per arrivare sul posto di lavoro per poi non ricevere né il rimborso spese né lo stesso emolumento, come nel caso dell’avviso 22. Per i futuri tirocini serve una commissione che ne verifichi la correttezza. Devono essere inseriti dei paletti all’interno dei bandi che prevedano, ad esempio, di impedire alle aziende che hanno usufruito di tirocinanti senza poi assumerli, di partecipare a successivi reclutamenti. Occorrerebbe inoltre selezionare le aziende sulla base delle reali potenzialità che queste hanno di garantire una prospettiva di lavoro”.